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Cosa è accaduto
Il sabato mattina del 7 ottobre 2023 i miliziani di Hamas valicano il confine tra Gaza e Israele, dando inizio ad un attacco su territorio israeliano. È avvenuta l’uccisione indiscriminata di civili, in particolare presso il raduno giovanile “Israel Nova Festival”, e nei Kibbutz (gli insediamenti tradizionali israeliani) situati nei pressi della Striscia. Ci sono state circa 1200 vittime. Hamas ha sequestrato oltre 250 ostaggi di più di 40 nazionalità diverse, portati dentro i confini della Striscia dalle milizie di Hamas. Una raffica di razzi sono stati lanciati in territorio israeliano.
Il 9 ottobre 2023 le Forze di Difesa Israeliane riprendono il controllo delle città di confine attaccate da Hamas, dopo aver avviato un’operazione militare di bombardamento intensivo del territorio palestinese. Viene avviato l’assedio completo – privazione di elettricità, carburante, medicinali, viveri e acqua – della Striscia di Gaza.
I bombardamenti sulla Striscia di Gaza da parte di Israele continuano.
A metà maggio 2024 ormai sono più di 35 mila i morti palestinesi a Gaza (di cui il 70% donne e bambini). Più di 400 sono i morti palestinesi nella Cisgiordania.
Da parte israeliana i morti sono più di 1.460 (tra cui circa 1.215 civili, di cui almeno 33 bambini). Sul fronte libanese sono quasi 300 i morti colpiti da artiglieria israeliana (tra cui almeno più di 20 civili).
Sono decine di migliaia i feriti, e
quasi due milioni ormai le persone sfollate nei territori palestinesi, di cui 1,7 a Gaza, almeno mille in Cisgiordania e Gerusalemme Est (sfollati a causa della violenza dei coloni e delle restrizioni di accesso).
Inoltre sono più di 100.000 i libanesi spostatisi dalla parte meridionale posta al confine con Israele verso Beirut
Più del
60% delle case di Gaza sono distrutte o danneggiate.
La Sanità è al collasso, il livello nutrizionale a Gaza è definito dalle Agenzie delle Nazioni Unite come “
catastrofico”.
Papa Francesco non ha esitato a definire una “
carneficina” quello che sta accadendo a Gaza.
Cosa sta facendo Caritas Ambrosiana?
Caritas Ambrosiana ha avviato sin dal primo giorno di conflitto varie raccolte fondi con l’obiettivo di
portare gli aiuti a tutte le vittime della guerra.
Caritas Ambrosiana sta lavorando con
Caritas Gerusalemme, che rappresenta la rete della Caritas mondiale in Terra Santa.
Caritas Gerusalemme da anni lavora a favore della popolazione locale nella Striscia di Gaza con
cliniche mobili, in Cisgiordania e in tutta la Terra Santa. Caritas Gerusalemme
è una delle tre organizzazioni umanitarie ancora attive nel nord della Striscia di Gaza.
A Caritas Gerusalemme, tramite Caritas Italiana,
Caritas Ambrosiana ha inviato 300mila euro, rispondendo all’Emergency Appeal da 3 milioni di euro lanciato all’inizio della guerra (con interventi prevalenti a Gaza, ma anche nei Territori palestinesi occupati, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Clicca qui per il Rapporto completo sui 6 mesi (inizio aprile 2024) di attività:
SCARICA GRATUITAMENTE IL REPORT
Le attività sostenute finora riguardano
l’offerta di servizi medici (cliniche mobili, ambulatori), il sostegno alla salute mentale, la distribuzione di buoni acquisto e carte ricaricabili (per far fronte a bisogni essenziali, cibo, affitto, acquisto di beni di prima necessità).
Tra i principali risultati che l’Appello intende centrare, vi sono il potenziamento (effettuato) della clinica di Taybeh (Cisgiordania) e la riapertura (quando ci sarà un effettivo cessate il fuoco) di quella di Gaza City;
la fornitura di assistenza medica a 7 mila pazienti (tra Gaza e Cisgiordania) e di assistenza psicologica a 500 persone; infine il sostegno al reddito per 2.750 famiglie.
Non appena a Gaza entrerà in vigore e sarà stabilizzata una vera tregua,
Caritas Gerusalemme interverrà con altre e più incisive azioni, consolidando la storica rete delle squadre mediche mobili, ma anche varando nuovi progetti, assistenziali ed educativi (per esempio, per l’accoglienza e la cura dei tanti nuovi orfani di Gaza), di ricostruzione, ma anche di promozione di una cultura di pace e riconciliazione.
Caritas Ambrosiana, a questo proposito, ha stabilito di sostenere (tramite Caritas Italiana) con 30mila euro le attività delle ong partner Friendship Village e Neve Shalom, impegnate in azioni di conoscenza reciproca e dialogo tra studenti israeliani ebrei e palestinesi).
Il 70% della popolazione soffre la fame e quando gli sfollati ricevono un pezzo di pane dopo tanti mesi, piangono di gioia, come dimostrato da questo video realizzato da Caritas Internationalis:
In questo video
le testimonianze raccolte da Caritas Gerusalemme nel febbraio 2024 su questa terribile guerra:
Appello per il Cessate il Fuoco/ CeaseFireNow
Inoltre, Caritas Ambrosiana ha aderito alla petizione online
#CeaseFireNow per il
“Cessate il fuoco umanitario e l’ampliamento dei canali umanitari” firmata e sollecitata da Caritas Gerusalemme, Caritas Internationalis e da migliaia di altre associazioni e centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo.
Emergenza Terra Santa:
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Caritas Ambrosiana invita le Caritas sul territorio della diocesi ad attenersi a questa indicazione.
Per le offerte effettuate dal 1° gennaio 2021 Caritas Ambrosiana è tenuta a comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati delle erogazioni liberali per consentire l’inserimento delle stesse nelle dichiarazioni precompilate ai fini di detraibilità e/o deducibilità fiscale.
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Come puoi diffondere la raccolta fondi?
Scarica, stampa e appendi il materiale informativo!
https://www.caritasambrosiana.it/Public/userfiles/files/Locandina-parrocchie-terra-santa-A4.pdf
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https://www.caritasambrosiana.it/Public/userfiles/files/Poster50x70-terra-santa.pdf
Come Caritas Ambrosiana sta seguendo il conflitto in Medio Oriente?
Caritas Ambrosiana si è mobilitata fin dalle prime ore successive all’assalto di Hamas a Israele e all’avvio dell’offensiva israeliana a Gaza, con il lancio della raccolta fondi, con preghiere e con appelli per la pace:
Per capire e approfondire: le Pillole di Medio Oriente
Qui si trovano gli approfondimenti di Caritas Ambrosiana sull’attuale conflitto in Medio Oriente tra Hamas e Israele: le Pillole di Medio Oriente per orientarsi e capire. Sono state realizzati insieme ai ragazzi in Servizio Civile all’Estero con Caritas Ambrosiana in Libano.
Cos'è la Cisgiordania?
Cos'è Hamas?
Cos’è il valico di Rafah?
Cos'è la Striscia di Gaza?
Quale è la differenza tra antisemitismo e antisionismo?
Cosa sta accadendo a Gaza?
Come è nato l'odierno Stato di Israele?
La soluzione a due Stati
La relazione tra Libano e Israele
La posizione della Santa Sede sul conflitto tra Israele e Hamas
La situazione in Libano
In Libano sono presenti dal 2008 i ragazzi e le ragazze in Servizio Civile all’Estero di Caritas Ambrosiana. Anche quest’anno 4 ragazzi e ragazze collaborano con Caritas Libano in varie attività.
Con molta attenzione seguiamo gli scontri che avvengono quotidianamente al confine tra Libano e Israele che, dopo l’inizio della guerra a Gaza, si sono fatti più intensi.
Caritas Ambrosiana in Libano negli ultimi 15 anni ha finanziato diversi progetti a favore di rifugiati (sfollati interni libanesi e rifugiati palestinesi e siriani nel corso degli anni) e di migranti (lavoratrici domestiche migranti e minori, anche vittime di tratta e di abusi). Nel 2023 Caritas Ambrosiana ha aiutato Caritas Libano nel progetto di sostegno sanitario: durante la crisi che ha portato tantissimi libanesi a non avere alcune possibilità di pagarsi le visite negli ospedali, né tantomeno le operazioni.
Dal Libano: "Le mille e una storia - Alf qossa w qoss"
Il libro "Le mille e una storia - Alf qossa w qoss" è una raccolta di “Storie delle buonanotte migranti”. L’originale è in arabo e inglese, ma Caritas Ambrosiana ha preparato la versione italiana per dare luce ad un contesto a noi poco conosciuto, ma non così lontano. Le storie sono state raccolte dai volontari in Servizio Civile all’Estero di Caritas Ambrosiana. La versione originale del libro è stata realizzata e stampata da Caritas Ambrosiana e da Caritas Libano nel 2023 a Beirut.
Ci sono 8 storie per bambini e 4 audio raccontate da donne migranti e lavoratrici domestiche in Libano. “Alf Qossa w Qossa” raccoglie le ninna-nanne e le storie della buonanotte che le ex lavoratrici domestiche accolte negli shelter Caritas, cantavano e raccontavano ai figli dei loro datori di lavoro la sera per farli addormentare, condividendo, così, una parte della loro cultura.
Per scaricare una copia del libro clicca:
https://download.caritasambrosiana.it/le-mille-e-una-storia-alf-qossa-w-qossa/
Desideri regalare una copia cartacea del libro "Le mille e una storia - Alf qossa w qoss" per un'occasione speciale? Allora vieni a trovarci in sede, in via San Bernardino 4 a Milano e potrai ritirare una copia cartacea con una donazione di €10. Per organizzare al meglio il ritiro del libro, ti consigliamo di scrivere una email a
documentazione@caritasambrosiana.it indicando il giorno in cui vorresti venire e il numero di copie che vorresti acquistare.