Un tetto sicuro - terza annualità


Il progetto nasce dall’esigenza di garantire una soluzione abitativa sicura per le persone in difficoltà e prevede di sostenere:
1. una struttura di accoglienza temporanea a Gallarate, la Casa di Francesco
2. una struttura di accoglienza temporanea a Milano, Casa Suraya
 
Casa di Francesco è una struttura di accoglienza notturna destinata a singoli o nuclei familiari (senza minori), con un totale di 24 posti destinati ad accoglienze per un massimo di 12 mesi.
Presso la struttura di accoglienza notturna vengono attivati nel contempo percorsi di sostegno e accompagnamento all’autonomia degli ospiti. Il progetto, centrato sull’abitare sociale, si colloca, anche strutturalmente, in un progetto più ampio che prevede anche una accoglienza temporanea di emergenza e alcuni servizi diurni, destinati sempre a persone in difficoltà e in situazioni di (grave) marginalità.
Rispetto alle accoglienze di media lunga-durata, i beneficari sono inviati da parte di servizi sociali sia del comune di Gallarate sia di altri comuni, su progetto, con una tempistica fino ad un anno, di fatto il tempo necessario per sviluppare percorsi significativi.
La disposizione della struttura su due piani dotati di servizi e cucine separate consente l’accoglienza anche di donne con modalità appropriate e rispettose, permettendo una collocazione separata dalle stanze destinate a uomini.
Gli ospiti usufruiscono di un accompagnamento e sostegno al reinserimento sociale e abitativo, in rete con i servizi invianti.
Per quanto riguarda i servizi diurni, è attiva l’offerta di un servizio diurno di docce pubbliche, di lavanderia e di barberia condotto da volontari.
Gli utenti attesi del servizio di accoglienza per il 2023 si stimano in 30 persone.
 
Casa Suraya è una struttura di accoglienza per donne e nuclei familiari di richiedenti asilo, con camere dalle 2 alle 5 persone, per un totale di 99 posti letto; gli spazi comuni comprendono: sala svago, infermeria, lavanderia, sala da pranzo, alcuni uffici, sala giochi per i bambini, sala per i corsi formativi. Agli ospiti vengono offerti vitto, alloggio, prodotti per l’igiene personale, abiti, assistenza sanitaria e assistenza giuridica, distribuzione abiti.
Ad oggi Casa Suraya si identifica come Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) ed è finanziata attraverso fondi della Prefettura di Milano . Tuttavia l’attività è sostenuta grazie anche al contributo di Caritas Ambrosiana, che integra i fondi statali altrimenti insufficienti per far fronte alle spese di gestione del centro e per sviluppare reali percorsi di integrazione. Grazie al presente contributo economico, l’équipe di Casa Suraya può infatti continuare a lavorare nell’ambito dell’accoglienza dei migranti mantenendo una metodologia operativa fondata sull’attenzione e la cura della persona nella sua globalità, sull’incontro con l’altro e con la diversità capace di valorizzare le differenze e di promuovere occasioni autentiche di integrazione.
Gli invii delle persone sono effettuati dalla Prefettura di Milano.
 
La durata media delle accoglienze è di 2 anni considerando sia le persone che portano a compimento l’iter giuridico di richiesta asilo in modo ordinario sia chi in seguito a diniego o caso Dublino vede il percorso allungarsi nel tempo (anche fino a tre/quattro anni).
Gli ospiti vengono poi accompagnati con un percorso socio educativo che supporti l’autonomia (orientamento alla formazione linguistica e professionale, assistenza nel disbrigo di pratiche amministrative, accompagnamenti sanitari, orientamento verso i servizi, le istituzioni e le associazioni attivi sul territorio). È infatti fondamentale promuovere interventi finalizzati ad una reale possibilità di integrazione nel contesto nella fase dell’iter della richiesta asilo.
 
Casa Suraya è uno dei pochi centri a Milano destinato all’accoglienza di nuclei famigliari, in particolare per i nuclei che includono figure maschili adulte, e per questo si è deciso negli ultimi mesi del 2022 di dedicare il centro interamente all’accoglienza di famiglie, trasferendo le donne singole presso altre strutture, in modo da garantire il numero più alto possibile di posti.
Gli utenti attesi del servizio per il 2023 si stimano in 120-150 persone, ipotizzando la dimissione di alcuni ospiti attualmente presenti e il conseguente invio di nuovi beneficiari da parte della Prefettura.

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