Un tetto sicuro - seconda annualità
Il Progetto
Il progetto nasce dall’esigenza di garantire una soluzione abitativa sicura per le persone in difficoltà e prevede di sostenere:
1. una struttura di accoglienza temporanea a Gallarate, la Casa di Francesco
2. una struttura di accoglienza temporanea a Milano, Casa Suraya
Casa di Francesco è una struttura di accoglienza notturna destinata a singoli o nuclei familiari (senza minori), con un totale di 24 posti destinati ad accoglienze per un massimo di 12 mesi.
Presso la struttura di accoglienza notturna vengono attivati nel contempo percorsi di sostegno e accompagnamento all’autonomia degli ospiti. Il progetto, centrato sull’abitare sociale, si colloca, anche strutturalmente, in un progetto più ampio che prevede anche una accoglienza temporanea di emergenza e alcuni servizi diurni, destinati sempre a persone in difficoltà e in situazioni di (grave) marginalità.
Rispetto alle accoglienze di media lunga-durata, i beneficari sono inviati da parte di servizi sociali sia del comune di Gallarate sia di altri comuni, su progetto, con una tempistica fino ad un anno, di fatto il tempo necessario per sviluppare percorsi significativi.
La disposizione della struttura su due piani dotati di servizi e cucine separate consente l’accoglienza anche di donne con modalità appropriate e rispettose, permettendo una collocazione separata dalle stanze destinate a uomini.
Gli ospiti usufruiscono di un accompagnamento e sostegno al reinserimento sociale e abitativo, in rete con i servizi invianti.
Per quanto riguarda i servizi diurni, è attiva l’offerta di un servizio diurno di docce pubbliche, di lavanderia e di barberia condotto da volontari.
Casa Suraya è una struttura di accoglienza per donne e nuclei familiari di richiedenti asilo, con camere dalle 2 alle 5 persone, per un totale di 99 posti letto; gli spazi comuni comprendono: sala svago, infermeria, lavanderia, sala da pranzo, alcuni uffici, sala giochi per i bambini, sala per i corsi formativi. Agli ospiti vengono offerti vitto, alloggio, prodotti per l’igiene personale, abiti, assistenza sanitaria e assistenza giuridica, distribuzione abiti.
Ad oggi Casa Suraya si identifica come Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) ed è finanziata attraverso fondi della Prefettura di Milano. Tuttavia l’attività è sostenuta grazie anche al contributo di Caritas Ambrosiana, che integra i fondi statali altrimenti insufficienti per far fronte alle spese di gestione del centro e per sviluppare reali percorsi di integrazione. Grazie al presente contributo economico, l’équipe di Casa Suraya può infatti continuare a lavorare nell’ambito dell’accoglienza dei migranti mantenendo una metodologia operativa fondata sull’attenzione e la cura della persona nella sua globalità, sull’incontro con l’altro e con la diversità capace di valorizzare le differenze e di promuovere occasioni autentiche di integrazione.
Gli invii delle persone sono effettuati dalla Prefettura di Milano.
La durata media delle accoglienze è di 2 anni considerando sia le persone che portano a compimento l’iter giuridico di richiesta asilo in modo ordinario sia chi in seguito a diniego o caso Dublino vede il percorso allungarsi nel tempo (anche fino a tre/quattro anni).
Gli ospiti vengono poi accompagnati con un percorso socio educativo che supporti l’autonomia (orientamento alla formazione linguistica e professionale, assistenza nel disbrigo di pratiche amministrative, accompagnamenti sanitari, orientamento verso i servizi, le istituzioni e le associazioni attivi sul territorio). È infatti fondamentale promuovere interventi finalizzati ad una reale possibilità di integrazione nel contesto nella fase dell’iter della richiesta asilo.
I Risultati
Casa di Francesco
Nel 2022 sono state ospitate complessivamente 39 persone.
Per le persone accolte è stata sempre prevista la contemporanea attivazione di percorsi socio-educativi di supporto e accompagnamento all’autonomia, finalizzati al reinserimento sociale e abitativo.
Per quanto riguarda i servizi diurni, è proseguita l’offerta di un servizio diurno di docce pubbliche, di lavanderia (possibilità di usufruire di lavatrici e asciugatrici) e di barberia condotto da volontari, sebbene con la limitazione di dover prendere appuntamento.
Continua il coinvolgimento della comunità civile ed ecclesiale tramite la collaborazione tra l’ente gestore (la Cooperativa Intrecci), il centro di ascolto Caritas cittadino di Gallarate e i servizi sociali del Comune di Gallarate, in modo particolare per persone residenti nel comune. Il Comune di Gallarate sostiene le spese relative alle utenze della struttura, provvede alla segnalazione e all'invio di parte dei beneficiari residenti a Gallarate e partecipa con i propri assistenti sociali alla gestione e al monitoraggio dei percorsi socio-educativi delle persone accolte.
Il coinvolgimento della coop. Intrecci nella gestione di un’altra struttura di accoglienza notturna (“La Casa di Eurosia”) e di uno spazio diurno (“La locanda di Eurosia”) a Gallarate per senza dimora a più bassa soglia e a dimensione locale (avviate da febbraio 2021 dall’Associazione S. Eurosia) ha continuato a rappresentare una proficua integrazione all’offerta complessiva dei servizi, ampliando le possibilità di accesso, aprendo anche a progettualità più leggere ed emergenziali.
Casa Suraya
I destinatari del servizio hanno beneficiato dell’accoglienza, dell’accompagnamento e del sostegno individualizzato grazie al lavoro delle equipe degli operatori. In particolare, nel corso del 2022 sono state accolte 170 persone, di cui circa il 45% minorenni. Del totale dei migranti accolti, 144 hanno beneficiato di un accompagnamento con il PSEI.
Da segnalare nel 2022 sono sicuramente diversi nuclei famigliari, monoparentali e non, che dopo un percorso molto lungo di permanenza all’interno del sistema di accoglienza prefettizio sono riusciti a concretizzare opportunità di uscita, in autonomia o su invio di servizi e istituzioni (scelta personale di lasciare il CAS per altre soluzioni abitative, passaggio al SAI per i titolari di protezione, inserimento in percorsi di sostegno all’autonomia abitativa da parte del Comune di Milano).
Sempre dal punto di vista degli ospiti, nel corso dell’ultimo anno si sono verificati, da un lato, una maggiore varietà delle provenienze geografiche delle persone accolte (che per anni avevano visto una netta prevalenza della Nigeria) e, dall’altro, un aumento significativo delle condizioni di fragilità e vulnerabilità psichica, tra cui, in particolare, diverse situazioni di disabilità mentale tra i minori.
E’ stato ripresa in modo stabile e continuativo l’attività di insegnamento dell’italiano L2 e la gestione del magazzino-guardaroba, nonché la partecipazione ad alcune iniziative e uscite sul territorio (Colletta Alimentare, visita al Museo Popoli e Culture del PIME, visita a un presepe) e l’organizzazione di un semplice momento di festa presso Casa Suraya in occasione del Natale.
Rispetto al coinvolgimento della comunità civile ed ecclesiale, la Prefettura di Milano sostiene il progetto attraverso il bando di gara aggiudicatosi dalla Cooperativa Farsi Prossimo nell’autunno del 2021 per due annualità e con attuale scadenza a ottobre 2023. Tuttavia, a fronte dell’aumento dei costi delle utenze, il contributo pubblico non consente la prosecuzione di un intervento integrale e di qualità, e ha necessitato un'integrazione da parte di Caritas Ambrosiana.