“Non solo un tetto” mira a fornire soluzioni abitative temporanee a persone gravemente emarginate, senza dimora, sia italiane che straniere, in ottica di facilitare il loro reinserimento sociale e lavorativo. Tra gli interventi principali figurano:
- Accoglienza residenziale in tre strutture (Rifugio Sammartini a Milano, Casa Giuditta Rovelli a Garbagnate Milanese e Casa della Carità di Lecco).
- Garantire l’accesso a servizi di base, quale la residenza anagrafica e la regolarizzazione documentale per persone immigrate.
- Promuovere il volontariato e la partecipazione giovanile, attraverso il coinvolgimento di utenti e gruppi giovanili nelle attività delle strutture.
Il progetto è realizzato in collaborazione con diverse cooperative sociali (Arcobaleno Onlus, Intrecci Onlus, Farsi Prossimo Onlus) e viene supervisionato dall’Area Grave Emarginazione di Caritas, che coordina la rete interna ed esterna di supporto.
Rifugio Sammartini
Situato a Milano in via Sammartini 114, sotto i binari della Stazione Centrale, il Rifugio fornisce 64 posti letto temporanei per uomini senza dimora, italiani e stranieri. Il centro d’accoglienza è parte integrante della rete dei servizi pubblici e privati rivolti a persone in condizione di grave emarginazione presenti sul territorio milanese. Gli invii vengono gestiti direttamente da Caritas Ambrosiana: il SAM (Servizio di accoglienza milanese, rivolto agli italiani) e il SAI (il Servizio di accoglienza immigrati, riservato agli stranieri). Le persone accolte ricevono l’accesso ai servizi di base (docce, lavanderia, infermeria, parrucchiere, sala comune) e ai servizi sociali di riferimento (sostegno educativo, attività laboratoriali e orientamento professionale). Se l'ospite è disponibile, si costruisce una rete di aiuto anche con i servizi istituzionali volta a garantire una presa in carico a tutto tondo.
La gestione è affidata alla cooperativa Farsi Prossimo Onlus, con un team di coordinatori, educatori, custodi e volontari. Gli utenti attesi per il 2024 sono 150.
Casa Giuditta Rovelli
Situata a Garbagnate Milanese, questa struttura è un centro di accoglienza dedicato esclusivamente a donne gravemente emarginate, che accoglie fino a 7 ospiti per un massimo di 18 mesi. Le utenti hanno a disposizione camere da 2 o 3 posti letto, una cucina, uno spazio comune, una lavatrice e una TV. Il centro mira a facilitare percorsi di recupero della salute psico-fisica e a promuovere l’autonomia economica e abitativa. Sotto la supervisione di un’educatrice, le ospiti gestiscono autonomamente il centro e sono supportate in percorsi di inserimento lavorativo e sociale attraverso tirocini, progetti del territorio e attività di volontariato. Sono segnalate dai servizi sociali del comune di residenza e l’ente gestore è la cooperativa Intrecci Onlus, con il supporto di due educatrici e una pedagogista. Il lavoro educativo è svolto in stretta collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Garbagnate, e i percorsi di promozione dell’autonomia sono attuati in sinergia con enti ed associazioni del territorio (Caritas, uffici dedicati alla ricerca del lavoro, consultorio, centro psicosociale).
Gli utenti attesi per il 2024 sono 10, considerando dimissioni e nuovi ingressi. In media, il servizio riceve tre segnalazioni ogni mese.
Casa della Carità di Lecco
Questa struttura offre 36 posti letto per persone senza dimora, distinguendo tra ospiti con percorsi di reinserimento sociale e utenti in situazioni di emergenza. Inoltre, sono presenti anche due appartamenti riservati a ospitare giovani disposti a condividere la “Vita comune per la carità”, un’esperienza promossa dalla Pastorale giovanile e Caritas. Oltre al dormitorio, sono inclusi una serie di servizi diurni: mensa, Centro di Ascolto Caritas, servizio guardaroba, lavanderia, docce, Emporio della Solidarietà, etc. La gestione del rifugio è affidata alla cooperativa Arcobaleno Onlus, che se ne occupa insieme a dei volontari locali, che affiancano gli operatori e supportano gli ospiti in attività burocratico-amministrative o d’insegnamento della lingua italiana. Gli accessi alla Casa della Carità vengono approvati dal Centro di ascolto, previo colloquio di conoscenza e di valutazione, e in seguito viene impostata una progettualità individuale, insieme ai servizi sociali di riferimento.
Gli utenti attesi per il 2024 sono circa 200 nel rifugio e 10 negli appartamenti.