
Nias, i piccoli disabili... al tempo del Covid

Attraverso i messaggi WhatsApp, in quanto la connessione per una chiamata sotto quella collina non tiene mai abbastanza, riceviamo aggiornamenti sulle attività con i bambini disabili, in questo periodo di pandemia mondiale che non risparmia nemmeno l’Indonesia e i suoi 240 milioni di abitanti.
«La scuola qui è ancora chiusa. E i nostri 35 bambini che vivono con noi con le loro diverse abilità non possono uscire: siamo qui e non è facile – continua la suora – per questo ogni aiuto che riceviamo dai nostri amici qui a Gunung Sitoli tra giochi, cibo, vestiti è importantissimo, così come tutti gli aiuti dall’estero al nostro progetto per le famiglie dei disabili, tra cui anche quelli della diocesi di Milano».


Nel corso degli anni, in collaborazione con la Caritas locale della diocesi di Sibolga, si è strutturata una squadra di operatori, volontari e suore che ha cominciato a incontrare regolarmente i ragazzi diversamente abili con visite domiciliari di riabilitazione fisica, per la fornitura di strumenti per imparare un lavoro (distribuzione di sementi o strumenti di lavoro, microcredito per attivare piccoli comerci) e per l’assistenza psicologica per la famiglia su base comunitaria. I vicini di casa sono coinvolti nelle visite per aiutare a inserire la famiglia nel contesto locale e aiutare la crescita di tutta la comunità sul tema dell’attenzione all’altro e sulla comprensione della disabilità. Sono stati realizzati anche una decina di scivoli d’accesso nei bagni di alcune famiglie per permettere ai disabili di accedere indipendentemente: la maggioranza delle famiglie a Nias non ha il bagno in casa.


«In questi mesi di Covid19 non è stato facile lavorare nelle comunità. Per molto tempo non abbiamo potuto muoverci per andare a fare le nostre visite alle famiglie, che sono più di 70 – racconta sister Shinta –. Le famiglie avevano anche giustamente paura che, incontrando persone diverse, i loro ragazzi potessero ammalarsi: noi, comunque, abbiamo sempre usato la mascherina. Per i bambini che avevano bisogno di riabilitazione continua, abbiamo deciso di accogliere qualcuno di loro a turno, per qualche settimana, nella nostra casa a GunungSitoli per non perdere il lavoro fatto fino ad allora. Con altri abbiamo lasciato attività da fare a casa. Tutti gli incontri con le comunità per le attività agricole sono stati, purtroppo, sospesi per evitare assembramenti. Per quanto possibile, invece, abbiamo fatto formazione sul virus per l’utilizzo delle mascherine, per la pulizia frequente delle mani e per il distanziamento sociale».
La stessa formazione sul Covid è stata fatta dalle suore ai ragazzi che vivono nella casa delle Alma.

«Con i nostri ragazzi qui a Gunung Sitoli in queste settimane ci siamo concentrati sui loro progetti individuali. Siamo riusciti a fare molta fisioterapia – continua sister Shinta –. Con altri abbiamo fatto molta terapia occupazionale sul vestirsi, sul tenere sistemata le camere e la casa, sull’aiuto alla comunità. Abbiamo anche celebrato qualche prima Comunione. Certo non poter uscire di casa è stato per alcuni difficilissimo. Abbiamo un giardino, ma questi bambini vogliono muoversi, eravamo abituati a correre giù in spiaggia e ad andare a fare le gite, ad andare a fare il bagno. Ora non si può».
È una realtà, questa, non molto diversa da quella che anche in Italia molte famiglie hanno e stanno vivendo ancora. E anche sulla scuola l’esperienza è molto simile: «la scuola ha dato i compiti a tutti. Noi abbiamo più di una quindicina di ragazzi che vanno a scuola. Seguirli tutti insieme è stato complicato: ve lo lascio immaginare. Loro erano tutti contenti di fare le lezioni in Zoom, ma abbiamo fatto i salti mortali per farci prestare o regalare computer usati o vecchi telefoni. E anche la connessione era un problema, ma ora grazie ad alcuni amici della comunità siamo riusciti a migliorarla, almeno un po’».

Nel frattempo dare un migliore “Futuro a domicilio” a questi amici indonesiani sembra un buon inizio.
Caritas Italiana
Iniziative
Mercoledì 29 marzo 2023 ore 20.00 ti aspettiamo presso la nostra sede per la presentazione dei Cantieri della Solidarietà 2023. 4 mete in Italia e 6 all'estero... o forse di più
Iniziative
Ricostruire il domani: la rete Caritas al fianco delle popolazioni di ...
Mercoledì 29 marzo 2023 dalle ore 21.00 in diretta streaming su YouTube
Iniziative
Refettorio Ambrosiano: Giovani volontari cercasi
Esperienza di volontariato per giovani 18-35 anni
Convegni
La Caritas tra profezia e missione
Sabato 18 marzo dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso la Cripta della Parrocchia SS.Pietro e Paolo – via Petracchi – Masnago
EDITORIALE
Luciano Gualzetti
Guerra in ucraina. La rete di Caritas Ambrosiana
Siamo reduci, ed è un aggettivo per certi versi inevitabile, da un anno che ha sconvolto il mondo, e che non può non averci interpellati nel profondo delle nostre prassi, delle nostre convinzioni, delle nostre aspirazioni... Leggi qui