
GRAZIE ALLA VOSTRA GENEROSITA’,
IL CONCERTO DI PAOLO JANNACCI E’ SOLD OUT.
POTETE CONTINUARE A DONARE PER RIEMPIRE GLI SCAFFALI DEGLI EMPORI DELLA SOLIDARIETA’, MA NON SIAMO PIU IN GRADO DI GARANTIRE L’INGRESSO ALLA SERATA
Lunedì 8 luglio "In concerto con Enzo" alla Balera dell'OrticaPaolo Jannacci interpreta, per beneficenza, i grandi successi del padre, Enzo, per la prima volta a la Balera dell’Ortica. Lunedì 8 luglio alle 21.30, sulla pista da ballo dell’ex dopolavoro ferroviario, nel cuore dello storico borgo di Lambrate, risuoneranno le note e le parole de “El Purtava I Scarp Del Tennis” e, naturalmente, de “Faceva il palo (nella banda dell'Ortica)”, canzone i cui versi sono scolpiti in una targa ricordo proprio nei giardini davanti alla sala da ballo.
L’iniziativa ha uno scopo solidale. Rientra, infatti, nell’operazione benefica “Carrello Sospeso”. L’ingresso al concerto sarà gratuito per tutti coloro che avranno partecipato alla gara di solidarietà facendo una donazione sulla piattaforma di crowdfundig “ForFunding” di Intesa San Paolo, partner dell’iniziativa concepita da Caritas Ambrosiana e finanziata dal Programma QuBì -La ricetta contro la povertà infantile- attraverso Fondazione Cariplo, Fondazione Vismara, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi e Fondazione Fiera Milano, in collaborazione con il Comune di Milano.
Sulla piattaforma i cittadini possono dare il loro contributo riempiendo un carrello della spesa virtuale. Al termine della raccolta fondi, ogni carrello virtuale sarà trasformato in uno reale da Coop Lombardia. La donazione sarà inoltre raddoppiata dal programma QuBì. In questo modo i generi alimentari e le risorse raccolte permetteranno di riempire gli scaffali del nuovo Emporio della Solidarietà del quartiere dove le famiglie in difficoltà potranno scegliere quello di cui hanno bisogno utilizzando, invece che il denaro, una tessera a punti, assegnata da Caritas Ambrosiana, secondo le necessità di ogni beneficiario.
Per esempio, con una spesa di 10 euro sulla piattaforma digitale si potranno donare agli utenti dell’Emporio della Solidarietà 2 confezioni di pasta, una di olio, una di riso, una di salsa di pomodoro e un litro di latte. Con una da 20 euro le confezioni di pasta diventano 3, quelle di salsa 2, i litri di latte raddoppiano e si aggiungono 5 scatolette di cibo confezionato. Con 40 euro, si potrà, invece riempire il “carrello virtuale” con generi per bambini (pannolini, omogeneizzati, biscotti e pasta). Per ognuna di queste somme (10, 20, 40 euro) versate dai cittadini, programma QuBì si impegna a versare altrettanto.
Inoltre i più generosi saranno gratificati anche da un premio: per le offerte a partire da 20 euro, il donatore riceverà come reward (ricompensa) la prenotazione di posto a la Balera per assistere al concerto.
Lanciata il 31 maggio, la campagna ha permesso già di riempire 332 carrelli sospesi per un valore complessivo di 15.726 euro. Ma è ancora possibile aggiudicarsi gli ultimi posti alla serata, facendo una donazione on line e consentendo così a Caritas Ambrosiana di raggiungere la cifra complessiva di 20mila euro, obiettivo della raccolta.
L'emporio della solidarietà di Lambrate
Realizzato nel quartiere di Lambrate, in via Pitteri 54 da Caritas Ambrosiana all’interno degli spazi della parrocchia del SS. Nome di Maria, il nuovo “Emporio della Solidarietà” è stato finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del programma contro la povertà infantile “QuBì”.
Nel nuovo minimarket solidale si potrà fare la spesa scegliendo i prodotti allineati sugli scaffali come in un normale supermercato con la sola differenza che alla cassa non si pagherà con il denaro ma con una tessera a punti.
La tessera sarà assegnata dagli operatori dei centri di ascolto della Caritas a famiglie in difficoltà; sarà caricata a seconda dello stato di bisogno del nucleo familiare e della sua composizione; avrà una validità di 3 mesi e potrà essere rinnovata al massimo per 4 volte fino quindi a coprire un anno.
Il titolare della tessera potrà, per così dire, acquistare ciò che ritiene, scegliendo tra un’ampia varietà di prodotti, prevalentemente generi alimentari ma anche prodotti per l’igiene personale, per la casa, articoli di cartoleria.
Il monitoraggio degli operatori sociali privati e pubblici garantirà che la libertà di scelta da parte degli utenti venga esercitata in maniera responsabile.
Si stima che il punto di distribuzione di via Pitteri 54 potrà inizialmente soddisfare le esigenze 200 famiglie: segnalate dalla rete dei servizi Caritas, dai volontari di 32 parrocchie della zona Est di Milano, in collaborazione con gli operatori sociali delle reti di quartiere di QuBì.
Dopo quello inaugurato a la Barona, il 13 gennaio 2018, l “Emporio della Solidarietà” di Lambrate è il secondo inaugurato da Caritas Ambrosiana a Milano e il settimo nel territorio della diocesi ambrosiana: dopo quelli di Cesano Boscone (Mi), Varese, Garbagnate Milanese (Mi), Saronno (Va), Molteno (Lc).
La sua realizzazione completa un sistema di distribuzione di aiuti alimentari - composto da empori, botteghe, magazzini parrocchiali - basato in maniera crescente sul recupero delle eccedenze.
Ideato dalla Caritas della Diocesi di Roma, più di 10 anni fa, l’ ”Emporio della Solidarietà” è un marchio depositato e replicato da molte altre diocesi italiane. Punti di distribuzione alimentare al dettaglio completamente gratuiti, gli “Empori della Solidarietà” sostengono le famiglie vulnerabili attraverso l’aiuto materiale e l’accompagnamento relazionale, facendo leva sull’empowerment e la responsabilità individuale.
Identikit di chi chiede aiuti alimentari
Nel 2018 sono state 18mile le persone che hanno chiesto aiuti alimentari ai centri di ascolto di Caritas Ambrosiana. Il programma QuBì stima che a Milano un minore su 10, per un totale di 21mila bambini non riesce a nutrirsi in maniera adeguata. Secondo l’ultimo report, realizzato dall’Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse di Caritas Ambrosiana condotto sugli utenti di un campione di 31 centri di ascolto e tre servizi Caritas nel territorio di Milano, la maggioranza di chi chiede aiuti alimentari è costituito da donne, poco più un terzo da italiani (34,1%), il 54% è disoccupato, ma l’altra metà ha un reddito insufficiente pur lavorando, persino a tempo pieno (4,1%).