
Emergenza Cicloni Idai e Kenneth
Due fortissimi cicloni tropicali (Idai e Kenneth) hanno colpito il Mozambico nella stessa stagione. Il primo si è abbattuto sulla seconda città più popolosa del paese, Beira e continuando il suo tragitto verso l’interno, sulle province di Sofala, Zambezia, Manica e Inhambane.
Gli ingenti danni causati alle infrastrutture del paese (ponti, strade, ospedali, scuole, etc.) sono ancora oggetto di valutazione da parte delle autorità e delle organizzazioni presenti sul campo così come quelli all’economia e alle attività produttive. Il 24 aprile, il ciclone tropicale Kenneth è passato a nord delle Isole Comore, colpendo l'isola settentrionale di Ngazidja per poi proseguire il proprio percorso in Mozambico, in particolare nella provincia di Cabo Delgado, nel nord del paese. Con raffiche di vento fino a 220 km/h, Kenneth è stato il ciclone più forte che abbia mai colpito il continente africano. Secondo le valutazioni del governo i distretti che hanno subito danni importanti sono Quissanga, Macomia, Ibo e Cabo Delgado. Il bilancio definitivo secondo il governo è di 45 morti e un totale di circa 282.000 persone colpite. Almeno 3.000 sfollati sono accolti al momento in centri temporanei. Tra i danni accertati del ciclone si contano 14 strutture sanitarie e numerose scuole per un totale di 410 aule inagibili o distrutte. I bisogni umanitari si sono ulteriormente accresciuti in un paese già provato dalla precedente catastrofe e da pregresse condizioni di povertà diffusa.
A metà maggio nello Zimbabwe le persone colpite sono stimate intorno alle 270.000 unità, le morti accertate sono 344 e oltre 250 ancora i dispersi. Lo Zimbabwe è stato colpito gravemente dal ciclone Idai in sette distretti: Chipinge, Chimanimani, Buhera, Bikita, Mutare, Gutu e Chiredzi. La grande maggioranza delle persone colpite si trova nei distretti di Chipinge e Chimanimani. Si stima che siano intorno alle 100.000 unità i minori che hanno bisogno di assistenza. I danni infrastrutturali nella città di Chimanimani sono ingenti: circa il 95% delle strade e dei ponti risulta gravemente danneggiato e la città è rimasta isolata a lungo dopo il collasso dei ponti sul fiume che garantivano il collegamento con l’autostrada Chimanimani – Mutare e da numerose altre strade interrotte da alberi caduti e frane.
L'Emergenza Umanitaria in Mozambico
Nelle diocesi di Beira e Quelimane è emersa una maggiore necessità di attrezzi agricoli e sementi per consentire il ritorno delle comunità alle attività agricole così come maggiori risorse per coprire i bisogni di alloggio e strutture igienico-sanitarie come i servizi igienici nei campi temporanei (il nuovo piano finanziario ne prevede la costruzione di 100).
Nella diocesi di Chimoio, durante le ultime settimane, Caritas ha distribuito aiuti alimentari e beni non alimentari a 300 famiglie a Muwawa, e fino ad oggi sono stati forniti materiali per 300 rifugi temporanei. Inoltre, sono stati distribuiti aiuti alimentari a 155 famiglie nel villaggio di Macuio (non lontano da Dombe).
Zimbabwe
- Migliorare il benessere di 13.800 famiglie attraverso la fornitura di alimenti, beni non-alimentari, kit per l’igiene personale e la fornitura di materiale per costruire alloggi temporanei;
- Migliorare lo stato nutrizionale delle donne in gravidanza e allattamento e prevenire la malnutrizione dei bambini sotto i due anni;
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Migliorare la capacità delle comunità colpite di far fronte ai futuri shock climatici.
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