Un devastante terremoto, una terribile alluvione. Esattamente un anno fa, due paesi del nord Africa furono colpiti da due pesanti catastrofi naturali, i cui
effetti non cessano di provocare, ancora oggi, profonde sofferenze e acuti disagi alle popolazioni. Contesti ambientali difficili, ma anche condizionamenti derivanti dal controllo esercitato dalle autorità politiche, nonché da tensioni militari e belliche, complicano l’azione umanitaria nei due territori. Ciononostante, la rete internazionale Caritas (e in coordinamento con essa anche Caritas Italiana e Caritas Ambrosiana) continua a prodigarsi per garantire aiuto e vicinanza, supportando l’azione delle Caritas locali.
TERREMOTO IN MAROCCO
L’
8 settembre 2023 un sisma di magnitudo 6,8 colpì il Marocco nella zona dell’
Alto Atlante, in particolare le provincie di Al-Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant: causò 2.946 morti e 5.674 feriti, si stima che 59.674 case siano state distrutte o danneggiate. A un anno dall’evento, i residenti vivono ancora in rifugi temporanei, alcuni con accesso al programma di aiuti governativi, altri in attesa di assistenza. Le famiglie hanno esaurito redditi e risparmi e da mesi sono senza lavoro. Oltre alle sfide materiali, individui e famiglie devono affrontare problemi da stress post-traumatico, di diffusione di malattie infettive respiratorie, di protezione dei soggetti fragili.
Caritas Ambrosiana, in coordinamento con Caritas Italiana, sin dall’inizio ha sostenuto e continua a sostenere gli
interventi di Caritas Marocco, oltre all’attività di
alcune ong italiane presenti in loco. Lo ha fatto con un primo contributo di
100 mila euro, grazie al quale Caritas Marocco ha assistito
più di 10mila persone, soprattutto in un’area (tra i 1.800 e i 2.300 metri sopra il livello del mare) della provincia di Ouarzazate, molto danneggiata ma lontana dall’epicentro, dunque destinataria di un minor flusso di aiuti.
In questa zona,
kit di tende e alloggi temporanei sono stati inviati nei primi mesi dopo l’emergenza; successivamente, Caritas Marocco si è concentrata sul settore igienico-sanitario, allestendo latrine comunitarie e scavando un pozzo per l’acqua potabile (servirà 7 villaggi) in una località in cui la fonte si era prosciugata. Ha inoltre garantito interventi di
supporto psicosociale e collaborato ad avviare progetti di
attività generatrici di reddito in ambito agricolo e dell’allevamento. Altri fronti di impegno finanziati da Caritas Ambrosiana, pronta a inviare ulteriori fondi, riguardano l’aiuto a migranti vulnerabili che vivono in situazione di marginalità e il supporto psicologico prestato da un’associazione locale nel reparto di oncologia pediatrica a Marrakech.
ALLUVIONE IN LIBIA
Il
9 settembre 2023 la tempesta Daniel colpì la costa nordorientale della Libia: una quantità enorme di piogge in pochissimi minuti gonfiò torrenti, fiumi e corsi d’acqua, allagando case, strade, interi villaggi, e soprattutto provocando il cedimento di tre dighe (peraltro mal costruite e non adeguatamente manutenute) a monte della città costiera di Derna, letteralmente travolta dalle acque. I morti per l’alluvione furono circa 6 mila, 45 mila gli sfollati, più di 250 mila persone subirono conseguenze pesanti.
A un anno dall’emergenza, l’intervento in queste aree resta complicato, a causa delle difficoltà di coordinamento con le autorità, che non permettono alle organizzazioni umanitarie di operare liberamente, ma anche a causa dei gravi danni subiti da strade e infrastrutture e dei pericoli generati dalla guerra civile in corso nel paese. I bisogni umanitari, di conseguenza, rimangono acuti. Per contribuire a farvi fronte,
Caritas Ambrosiana ha donato 20 mila euro. Insieme a Caritas Italiana, sostiene l’azione di
Cefa, onlus di Bologna attiva da diversi anni in Libia, impegnata a distribuire kit alimentari e igienico-sanitari e a realizzare sessioni di supporto psicosociale e di primo soccorso psicologico, in collaborazione con
Pss Team, un’organizzazione della società civile libica. Se le condizioni generali e politiche lo permetteranno, l’intenzione è aumentare gli interventi di riabilitazione e sviluppo, soprattutto a favore di persone e nuclei in situazione di povertà cronica e ulteriormente provate dall’emergenza.
Grazie ai fondi raccolti in Italia, infine,
un’operatrice inviata da Caritas Italiana è attiva da maggio 2024, con base a Tunisi (Tunisia), nel
coordinamento dei progetti in Nord Africa, e potrà quindi vigilare sulla conduzione e l’ampliamento delle risposte all’emergenza in Marocco e Libia.
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Causali: Emergenza terremoto Marocco 2023 / Emergenza alluvione Libia 2023
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