Spunti formativi e proposte di advocacy


In questa sezione segnaliamo dapprima alcuni spunti formativi collegati ai contenuti del messaggio della pace di quest'anno, successivamente alcune campagne e proposte di advocacy da conoscere e a cui è possibile aderire singolarmente o come istituzione (parrocchia, associazione, ...).


FORMAZIONE
 

1. Partecipa al Convegno diocesano Mondialità sulla pace - sabato 15 febbraio 2025:

Il prossimo 15 febbraio 2025, dalle ore 9.30 alle ore 13, si terrà il Convegno diocesano Mondialità "Giubileo e remissione del debito: a che punto siamo?" promosso da Caritas Ambrosiana, Ufficio per la Pastorale Missionaria e Ufficio per la Pastorale Migranti.
Si rifletterà sul temda della remissione del debito, a partire dal 2000 ad oggi, considerando le implicazioni sociali ed economiche correlate allo sviluppo umano integrale. 
Il convegno si terrà al PIME di Milano in via Mosè Bianchi 94 e sarà possibile partecipare in presenza o in diretta streaming.
In entrambi i casi è obbligatorio iscriversi (in presenza o in streaming).

Prossimamente maggiori dettagli sul sito di Caritas Ambrosiana.

Scarica la locandina



2. NO alla pena di morte, SI alla giustizia riparativa:
Nel messaggio di quest'anno papa Francesca invita tutte le Nazioni a eliminare la pena di morte.
Nella “Spes non confundit”, bolla di indizione del Giubileo 2025, il Santo Padre afferma: "Nell'Anno giubilare saremo chiamati ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio. Penso ai detenuti che, privi della libertà, sperimentano ogni giorno, oltre alla durezza della reclusione, il vuoto affettivo, le restrizioni imposte e, in non pochi casi, la mancanza di rispetto. Propongo ai Governi che nell'Anno del Giubileo si assumano iniziative che restituiscano speranza; forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società".
Nel suo messaggio per la 58° Giornata mondiale della pace il Santo Padre chiede l’eliminazione della pena di morte – certamente la forma più violenta di vendetta penale, purtroppo ancora utilizzata in molti paesi del mondo –, ma punta ad una apertura dei cuori alla speranza che il Pontefice ha voluto richiamare aprendo la seconda Porta Santa del Giubileo nel carcere romano di Rebibbia lo scorso 26 dicembre.
E' il paradigma della giustizia riparativa che propone, anche nell’ambito penale, uno sguardo completamente differente a quelli fondati sulla punizione e sulla retribuzione; un approccio alla giustizia che non tenta di rispondere al male con altro male, ma che accetta la sfida evangelica di ripagare il male col bene [Lc 6, 27-38].
Una porta “spalancata” in un luogo, il carcere, che mai come quest’anno è stato in Italia luogo di sofferenza e di morte, con il “record”, registrato da una necessaria quanto macabra contabilità carceraria, di 244 decessi in carcere dall’inizio del 2024, di cui almeno 88 avvenuti per suicidio.

Sulla situazione della pena di morte nel mondo:
Nessuno Tocchi Caino
Amnesty International - Condanne di morte ed esecuzioni 2023

Due spunti formativi sul tema CARCERE e GIUSTIZIA RIPARATIVA:
Segnaliamo che lo scorso 7 e 8 giugno del 2024 Caritas Italiana ha organizzato un convegno sulla Giustizia Riparativa, nel corso del quale sono anche stati presentati i risultati del Progetto Sperimentale Nazionale di Giustizia Riparativa, coordinato dalla stessa Caritas Italiana. I materiali del convegno sono scaricabili qui.
La Caritas zonale di Lecco, nell'ambito delle "Cattedre della Carità", organizza il prossimo 3 aprile il convegno: "Carità e giustizia riparativa: ascoltare il dolore, schiodare il rancore, riparare i legami". Maggiori informazioni prossimamente.

Per approfondimenti e contatti:
Area Carcere e giustizia
mail: carcere@caritasambrosiana.it



3. Approfondisci il tema dei conflitti dimenticati:
lo scorso 9 dicembre 2024 Caritas Italiana ha presentato l'ottavo rapporto sui conflitti dimenticati "Il ritorno delle armi. Guerre del nostro tempo", Ed. San Paolo.
Il rapporto contiene numerosi approfondimenti e un sondaggio relativo alla conoscenza e alla percezione dei conflitti nell'opinione pubblica.

Guarda la pagina dedicata sul sito di Caritas Italiana
Scarica l'infografica

Guarda il video sulla percezione dei conflitti:


Guarda il video sui numeri dei conflitti nel mondo:




4. Partecipa al percorso formativo "Ban war 2025":
Pax Christi propone anche per il 2025 una nuova edizione del corso che quest'anno si intitola "Ban war. Disarmare le menti, la politica, le mani".
Il corso online della durata di 12 ore si terrà da metà febbraio a fine marzo ed è rivolto in particolare agli insegnanti delle scuole secondarie, agli operatori pastorali e agli "artigiani di pace".

Visita la pagina dedicata sul sito di Pax Christi
Scarica la locandina




ADVOCACY

5. Aderisci alla campagna "Cambiare la rotta. Trasformare il debito in speranza"


La campagna “Cambiare la rotta – Trasformare il debito in speranza” verrà presentata il 9 gennaio 2025 in un seminario presso la Pontificia Università Lateranense; richiama alla necessità di un deciso cambio di passo per affrontare le contraddizioni che vive il mondo in cui viviamo: un cambio di passo nei nostri stessi stili di vita, nelle iniziative che prendiamo insieme, nelle regole e nelle istituzioni.
L’iniziativa della società civile globale in occasione del grande Giubileo del 2000 portò a risultati importanti e insperati, con la cancellazione del debito di molti paesi del sud globale; ma non si riuscì a creare quel sistema di regole che avrebbe impedito, dopo meno di 25 anni, una nuova crisi debitoria globale.
Oggi il Giubileo della Speranza ci invita a scrivere una pagina nuova di liberazione, facendo crescere la consapevolezza delle comunità, mobilitando le istituzioni nazionali e internazionali su delle priorità concrete e realizzabili, che si possono riassumere in quattro richieste:
• Cancellare il debito dove necessario, coinvolgendo nella cancellazione tutti i creditori
• Costruire un sistema per gestione delle crisi di sovraindebitamento, democratico e radicato nel sistema delle Nazioni Unite
• Costruire un sistema in grado di prevenire nuove crisi di indebitamento
• Riaffermare l’impegno dei governi e della finanza internazionale nel finanziamento di mitigazione e adattamento climatico, la vera priorità della nostra epoca.
La campagna è promossa da diverse organizzazioni, tra cui la rete Caritas Italiana.

Scarica il volantino

Vedi il convegno di lancio della Campagna



Per maggiori informazioni e materiali:
visitate il sito Cambiarelarotta.it



6. Aderisci alla campagna di Obiezione alla guerra:
rilanciamo anche quest'anno questa campagna coordinata dal Movimento Nonviolento che propone ai cittadini maggiorenni, in particolare a quelli in età di leva dai 18 ai 45 anni, agli obiettori di coscienza in congedo e a chi ha svolto, ragazzi e ragazze, il servizio civile sostitutivo (nazionale o universale) di affermare il proprio NO alla guerra e di investire in proposte per soluzioni pacifiche e nonviolente dei conflitti. La campagna sostiene al contempo obiettori di coscienza e renitenti alla leva in Ucraina, Russia, Bielorussia ed Israele.

Vai alla pagina dedicata sul sito del Movimento Nonviolento 

Scarica la dichiarazione di obiezione di coscienza



7. Due campagne sul disarmo:

Campagna FERMA IL RIARMO
Di fronte al continuo e preoccupante aumento delle spese militari, la campagna FERMA IL RIARMO (promossa da Fondazione PerugiAssisi, Greenpeace Italia, Rete Italiana Pace Disarmo, Campagna Sbilanciamoci!) chiede:
* Riduzione nazionale ed internazionale della spesa militare, con creazione di nuovi percorsi di disarmo;
* Utilizzo delle risorse liberate dalla spesa militare per spese sociali, ambientali e per il rafforzamento degli strumenti di pace;
* Tassazione degli extra profitti dell'industria militare;
* Diminuzione dei fondi destinati alle missioni militari all'estero;
* Aumento dei controlli su influenza indebita dell'industria militare su bilancio ed export militare. 

Per approfondire clicca qui



Petizione "BASTA FAVORI AI MERCANTI DI ARMI"
Per fermare lo svuotamento della legge 185/90 e migliorare il controllo dell'export di armi.
Lo scorso marzo 2024 Rete Italiana Pace e Disarmo, insieme a Banca Etica e a una decina di organizzazioni della società civile, ha lanciato questa petizione per cercare di fermare il Disegno di Legge di iniziativa governativa che modifica, peggiornandola in maniera rilevante, la normativa italiana sull'esportazione di armi.
Nel mese di maggio Caritas Italiana ha aderito e rilanciato la petizione, con la consapevolezza che esiste un collegamento tra la produzione/commercio delle armi e i conflitti che insanguinano il pianeta.
Si tratta di una elementare richiesta di trasparenza delle transazioni, per capire chi sono i beneficiari e quali sono le banche coinvolte, cosa che permette di stilare annualmente la lista delle cosidette "banche armate" (utilizzando anche le risorse depositate in quelle stesse banche da tutti noi).

AGGIORNAMENTO - In data 6 febbraio 2025 è ripresa la discussione in Commissione alla Camera del progetto di legge in questione. 
La campagna "Basta favori ai mercanti di armi" invita a firmare individualmente la petizione, ad aderire come organizzazione e a scrivere ai deputati della Camera eletti nella propria circoscrizione.

Caritas Ambrosiana ha aderito alla petizione.

 
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