PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE ALL'ESTERO
"IMPRONTE DI PACE 2016" - BANDO 2016
PAESE: NICARAGUA
SEDE DI REALIZZAZIONE: CIUDAD SANDINO
NUMERO VOLONTARI RICHIESTI: 2
IL CONTESTO
Il quartiere Nueva Vida è situato nella periferia di
Ciudad Sandino, capoluogo del Distretto 1 di Managua. Esso nacque a fine 1998 a seguito della decisione del governo di insediarvi una parte della popolazione sfollata per le devastazioni provocate dall’uragano Mitch. Inizialmente, il progetto prevedeva l’insediamento di 100 delle 1.200 famiglie sfollate ma successivamente si è ampliato e continua tuttora a farlo.
La popolazione di Ciudad Sandino è in forte crescita e si stima che
nel 2020 raggiungerà i 108.822 abitanti.
La percentuale di individui che vivono in condizioni di povertà è del 35,5%, mentre il 22,2% vive in condizioni di estrema povertà: si tratta di 3.500 famiglie, per un totale di 20.705 persone.
Già da un punto di vista geografico il quartiere si trova in una
zona marginale della città, a fianco della discarica di Ciudad Sandino, a circa 2 km dal centro abitato. La
rete stradale è pressoché inesistente: sentieri di terra battuta collegano Nueva Vida con Ciudad Sandino. L’isolamento e una discreta concentrazione di bande delinquenziali fanno sì che dopo il tramonto sia difficile trovare un taxi che da Managua o da Ciudad Sandino accetti di entrare in Nueva Vida.
Nel quartiere
non esiste un sistema fognario e l’erogazione dell’energia elettrica e dell’acqua è discontinua. Esiste un’unica cisterna per rifornire la popolazione quando manca l’acqua corrente. Per quanto riguarda le abitazioni, oltre alle (poche) case in muratura costruite con i finanziamenti degli organismi internazionali, vi sono
casupole fatte di eternit, lamiera, cartone e/o plastica. La maggior parte delle case è caratterizzata da un ambiente unico in cui vivono in media 5/6 persone, spesso non pavimentato e molte volte privo di elementi basilari come un tavolo, delle sedie, un letto. La vita si svolge principalmente all’esterno, nel piccolo cortile, dove si trovano un lavabo, una struttura per cucinare e una latrina.
Un’inchiesta di Redes de Solidaridad del settembre 2009 mostra che solo il 34% degli abitanti di Nueva Vida svolge un lavoro stabile, il 38% svolge un lavoro saltuario e informale mentre il rimanente 28% è disoccupato.
La realtà del quartiere presenta una forte
destrutturazione economica, sociale e familiare, tipica dei quartieri periferici di Managua, poli di miseria ed emarginazione che vedono aumentare la loro popolazione in maniera rapida e costante. Se a livello nazionale si attesta al 45,8% la percentuale di popolazione che
vive sotto la soglia di povertà, a Nueva Vida questo dato raggiunge
il 76,6%.
IL PROGETTO
Gli ambiti in cui si svilupperà il progetto sono i seguenti:
Educazione primaria e formazione
- Aumentare la frequenza e la percentuale di riuscita scolastica
- Aumentare il numero di studenti che superano difficoltà comportamentali e/o di apprendimento
- Preparare i giovani per un inserimento socio-lavorativo
- Aumentare l’alfabetizzazione e sensibilizzazione dei genitori che frequentano il centro.
Il quartiere Nueva Vida espone notevolmente i minori a rischi di alta vulnerabilità: precarie condizioni di vita e di sopravvivenza, abbandono degli stessi bimbi per le strade del quartiere, aumento dell’analfabetismo, l’assenza di valori e di relativi punti di riferimento.
Bisogno primario è quello di poter trovare per questi minori un luogo che sia da un lato accogliente e tutelante e dall’altro educativo e formativo. A tal proposito è importante sostenere la scuola materna ed elementare gestita da Redes e frequentata da circa 350 bambini, affinché le famiglie, da un lato, possano trovare sostegno nell’educazione quotidiana dei loro figli ed un luogo in cui saperli "protetti", dall’altro per i bambini stessi vi è l’opportunità di star lontano dalla strada e dai suoi pericoli, di frequentare la scuola, di venire in contatto con attività che siano allo stesso tempo educative, ludiche e ricreative.Fondamentale per la crescita dei ragazzi è la
realizzazione di attività manuali, riflessive e di studio che risaltino le qualità in termini di creatività e pensiero dei minori, che diano loro nuovi spunti del vivere quotidiano, un senso di appartenenza al gruppo e al quartiere, rispettando le specificità di ciascuno.
Promozione della cittadinanza attiva
- Incrementare la partecipazione attiva dei cittadini
- Sensibilizzare un maggior numero di persone a problematiche quali educazione, salute e ambiente, sicurezza
- Incentivare la creazione di gruppi organizzati di cittadini che si occupino di tali problematiche
- Pubblicare un rapporto aggiornato sulla situazione sociale.
Nueva Vida conta oggi circa 9.000 abitanti, dei quali il 76,6% vive in condizioni di povertà. In questi anni le condizioni del quartiere sono progressivamente migliorate, ma ancora oggi non esiste una rete fognaria, l’erogazione di acqua e luce è discontinua (se ufficialmente solo il 2% delle abitazioni è sprovvisto di acqua potabile ed energia elettrica, in realtà tutto il quartiere riceve l’acqua solo in alcune ore del giorno o spesso non la riceve per giorni interi e si verificano frequenti tagli di corrente, almeno 1/2 volte la settimana) e le strade di terra battuta durante la stagione della piogge si trasformano in veri e propri fiumi di fango. Questa situazione di povertà materiale è aggravata dall’
assenza di una rete sociale e di gruppi organizzati di cittadini all’interno di Nueva Vida. E’ necessario creare detto tessuto, soprattutto recuperando l’autostima e le motivazioni degli abitanti stessi, in un ambiente dove invece predomina stigma, abbandono, scoraggiamento e perdita della speranza.
Se da un lato occorre quindi trovare delle risposte ai bisogni concreti dei cittadini del quartiere, dall’altro bisogna puntare a ricostituire il tessuto sociale attraverso la
formazione e il sostegno di leader, promotori e gruppi organizzati di cittadini che possano essere un reale punto di riferimento per la gente nella rivendicazione e nel rispetto dei propri diritti fondamentali.
Anche i
giovani di Nueva Vida sono una fascia decisamente vulnerabile e, sicuramente, con grosse difficoltà di “aggancio” da parte di interventi sociali. La situazione del quartiere in cui vivono li espone ad una deriva delinquenziale ed alla partecipazione a bande di quartiere (pandillas). Alto è l’abbandono scolastico.
L’assenza di luoghi di ritrovo e del controllo degli adulti aumenta le situazioni di pericolo.
RUOLO DEI VOLONTARI
I volontari
osserveranno, conosceranno e interagiranno con ambedue le aree di intervento, inserendosi prevalentemente nell'area di "Promozione della cittadinanza attiva" che viene localmente conosciuta come "Organizzazione e Partecipazione Comunitaria".
A seconda delle loro competenze e delle esperienze accumulate, tenendo in conto anche le necessità locali, potranno svolgere una parte più limitata del servizio nelle attività della scuola elementare.
In un primo periodo di circa 2 mesi, fondamentale per la
comprensione del contesto in cui verranno inseriti, affiancheranno i vari operatori per conoscere il quartiere di Nueva Vida, i programmi attivati e lo stile dell'intervento, le persone implicate, i beneficiari e le loro famiglie.
Passeranno poi alla
stesura di un piano di lavoro, sempre insieme all'equipe locale, che seguiranno nei mesi di servizio restanti. Avvieranno uno studio di fattibilità per la realizzazione dei
campi di lavoro estivi, progetteranno la formazione dei volontari locali e coordineranno i giovani della Diocesi di Milano che parteciperanno alle attività.
All'interno dell'
area di Organizzazione e Partecipazione Comunitaria (OPC), dedicheranno un'attenzione privilegiata a tutte le attività che riguardano
gli ambiti particolari di educazione alla cittadinanza attiva e salute preventiva con attenzione all'ambiente. Per questo motivo lavoreranno in stretta coordinazione con le diverse aree di Redes de Soliridaridad, soprattutto con il personale della scuola e con quello del centro di salute.
Nel 2015-2016 le volontarie si sono concentrate nel portare avanti alcune attività già consolidate dall'area di OPC e di proporne di nuove, soprattutto volte a a promuovere una collaborazione più stretta ed efficace con il centro scolastico. Nel corso dell'anno le volontarie si sono dedicate ai seguenti ambiti:
-
salute preventiva e cura dell'ambiente: marce di sensibilizzazione della cittadinanza per la prevenzione di malattie comuni quali Dengue, Chikungunya, Sika; controllo e miglioramento del progetto dei
Botiquines Comunitarios, cassette di farmaci a prezzi agevolati gestite dagli abitanti del quartiere; favorire incontri di promotori di salute per un'auto-organizzazione di quest'ultimi nel miglioramento delle condizioni ambientali e di salute di Nueva Vida; organizzazione di laboratori e corsi di aggiornamento per i promotori e i responsabili dei botiquines su temi legati alla salute; supporto nella gestione di attività proposte dalla Red de Salud di cui Redes de Solidaridad fa parte insieme ad altre ONG ed enti di salute locali;
-
educazione alla cittadinanza attiva: ideazione e attuazione di una serie di lezioni-laboratorio volti a promuovere l'importanza della cittadinanza attiva tra i bambini che frequentano gli ultimi anni della scuola di Redes de Solidaridad; ideazione di un laboratorio di scrittura creativa sul tema dei diritti dell'infanzia e attuazione di esso in coordinazione con la biblioteca della scuola e l'ora di educazione artistica con il fine di offrigli possibilità di continuità per il futuro; partecipazione nella pianificazione ed attuazione di un progetto sul “Diritto all'acqua” promosso da Redes de Solidaridad e rivolto ai bambini e rispettive famiglie del centro scolastico; organizzazione della partecipazione dei bambini di Nueva Vida nei Cabildos (assemblee) infantili municipali di Ciudad Sandino;
Per quanto riguarda
l'area di educazione, ossia il Centro Scolastico di Redes de Solidaridad, le volontarie sono state coinvolte soprattutto nelle attività riguardanti la biblioteca della scuola: sostenendo la bibliotecaria nel suo lavoro di avvicinare i più piccoli al mondo della lettura, nell'organizzazione di giornate speciali legate al mondo dei libri, nella promozione degli autori nicaraguensi e della scrittura in generale tra gli alunni del centro.
Nei pomeriggi si sono anche occupate di gestire proposte extra-scolastiche rivolte agli alunni di Redes de Solidaridad, ma anche alle loro famiglie. Queste sono: l'apertura della biblioteca per studiare o incontrarsi in un ambiente protetto, un laboratorio di espressione corporea attraverso alcune pratiche teatrali, un pomeriggio settimanale di cinema.
Nella definizione delle attività si cerca di coniugare le competenze dei volontari in servizio civile e le necessità locali.