
Luogo: Garoua e Tcholliré (Camerun)
Destinatari: detenuti ed ex-detenuti
Obiettivi: nel Nord del Camerun, la presenza della criminalità è in costante aumento. Nella maggior parte dei casi, gli autori di questi crimini sono giovani e giovanissimi sotto i 25 anni che hanno già conosciuto la realtà della prigione e che sono quindo spesso recidivi. Molti ragazzi, infatti, una volta usciti dal carcere non trovano lavoro e hanno difficoltà nel reinserimento sociale e nel ritorno alla quotidianità. Il progetto in questione si propone di preparare i detenuti alla reintegrazione nella comunità tramite l'acquisizione di competenze sociali e professionali.
Contesto: il progetto
Carceri di Garoua è nato nel 2006 per iniziativa della onlus Cam To Me. Partendo da percorsi legati all'educazione sanitaria, si è sempre di più compresa l'esigenza di intervenire con un programma di alfabetizzazione e reinserimento socio-professionale dei prigionieri. Durante questo periodo circa 1650 prigionieri hanno seguito corsi di alfabetizzazione in lingua francese e si è riusciti a formare alcuni giovani alle tecniche agricole e alla produzione del pane artigianale. Inoltre, la maggior parte dei prigionieri impara la pratica del giardinaggio. I prodotti agricoli ricavati servono poi a migliorare la qualità dei pasti forniti ai detenuti, mentre una parte del raccolto viene venduta a chi risiede vicino alla prigione. Il rischio di recidiva si è rivelato, nel tempo, piuttosto alto data la scarsità di posti di lavoro e la poca fiducia data a questi individui; si è reso quindi essenziale immagine e strutturare un internvento in risposta a un bisogno così importante.
Progetto: sono previste attività di alfabetizzazione per i minori all'interno delle carceri, oltre che la formazione di ex-detenuti in attività socio-professionali in ambito agricolo, contabile e ittico, così da favorire il loro reinserimento sociale e professionale. I più poveri tra questi potranno usufruire di un'assistenza legale gratuita, nonché di un fondo che possa aiutarli nel loro percorso. Le stesse famiglie degli ex-detenuti, spesso in situazioni di grave disagio, avranno modo di beneficiare degli effetti positivi della loro reintegrazione nella comunità. Oltre a quelli già raggiunti, gli obiettivi per il 2019 sono ancora tanti, tra cui: passare a tecniche di illuminazione solare, organizzare delle sedute di educazione sanitaria, organizzare attività sportive e culturali, favorire il contatto dei detenuti con le loro famiglie.
Ammontare: 4.000 euro
Grazie per averci aiutato a portare a termine questa microrealizzazione!