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18, 19, 20 marzo (area Turismo Consapevole) il nuovo gioco di ruolo sulle migrazioni nello stand di Caritas Ambrosiana
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18 marzo (piazza Pace e Partecipazione) ore 18.30 dialogo con il sottosegretario del Ministero dell’Interno Domenico Manzione, il sociologo Aldo Bononi e il responsabile settore migrazioni Caritas Italiana Oliviero Forti sulla sfida delle migrazioni contemporanee
Un percorso esperienziale sull’immigrazione. Un dialogo sui temi dei confini e delle frontiere. Per un appello all’accoglienza contro la logica dei muri dietro la quale pretende di nascondersi l’Europa.
S’intitola “Sconfinati” la proposta di Caritas Ambrosiana per Fa’ la cosa giusta! 2016 - a Fieramilanocity dal 18 al 20 marzo.
Il gioco di ruolo
“Sconfinati” è innanzitutto un gioco di ruolo allestito all’interno dello stand di Caritas Ambrosiana il cui scopo è permettere a chi vi parteciperà di sperimentare di prima persona il dramma dei migranti che attraversano il Mediterraneo.
Proprio come in un role-playing game, i visitatori assumeranno l’identità delle migliaia di profughi che scappano dalla Siria, dalla Nigeria, dal Pakistan e da tutti quei paesi dove guerra, povertà o gli effetti dei cambiamenti climatici rendono impossibile la sopravvivenza. Riceveranno un passaporto con una nuova nazionalità. Dovranno con pochi soldi mercanteggiare con gli scafisti per assicurarsi un passaggio di fortuna. Alla fine saliranno tutti a bordo di una barca vera, montata su una basculante, all’interno di uno spazio buio: luci e suoni simuleranno una tempesta dalla quale solo alcuni si salveranno. Superato il confine naturale, i “salvati” dovranno fare i conti con un altro ostacolo, la frontiera, la linea invisibile che delimita gli stati, marca le identità nazionali, discrimina tra i “nostri” e i “loro”. Coloro che giungeranno all’approdo, saranno esaminati da una commissione che giudicherà, secondo criteri precostituiti, se accogliere o respingere indietro chi aveva sommesso tutto pur di salvarsi dal proprio dramma.
Il percorso “Sconfinati” della durata di 15 muniti è basato sulle storie autentiche raccolte dai volontari e dagli operatori del Consorzio Farsi Prossimo promosso da Caritas Ambrosiana che nelle parrocchie e nei centri della Diocesi di Milano ogni giorno danno ospitalità ai profughi giunti in Lombardia dopo essere sbarcati sulle coste meridionali del nostro Paese.
Lo stand “Sconfinati” di Caritas Ambrosiana sarà collocato nella sezione dedicata a Turismo consapevole della fiera Fa’ la cosa giusta! 2016 e si potrà vistare per tutta la durata della fiera, venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 marzo.
La sfida delle migrazioni contemporanee: il dialogo
Naturalmente “Sconfinati” non è solo un gioco. Perché dietro la finzione c’è la sofferenza stampata sui volti di persone vere che si vedono negare l’accoglienza perché provengono da Paesi come Gambia, Senegal, Nigeria o Ghana e dunque automaticamente considerati “non rifugiati” e pertanto non ammessi alla procedura d’asilo, a prescindere dai loro casi particolari e dalle personali storie di persecuzione che invece andrebbero valutate secondo la Convezione di Ginevra sui Rifugiati alla quale la normativa della Ue si richiama.
Su questi temi si rifletterà nella conversazione del pomeriggio ”Sconfinati: siamo tutti sulla stessa barca. La vera sfida delle migrazioni contemporanee”, venerdì 18 marzo, ore 18.30, in piazza Pace e Partecipazione in Fieramilanocity. Sui concetti di confine e di frontiera interverranno il sottosegretario del Ministero dell’Interno Domenico Manzione, il sociologo Aldo Bonomi e Oliviero Forti, responsabile del settore migrazioni di Caritas Italiana.
Approfondimenti sul tema e sulla attività di Caritas Ambrosiana sono disponibili su www.sconfinati.caritasambrosiana.it.
Con “Sconfinati” Caritas Ambrosiana ripropone una formula di partecipazione alla fiera milanese del consumo critico e degli stili di vita sostenibili già sperimentata con successo nelle passate edizioni. Analoghi percorsi esperienziali erano stati proposti nell’edizione 2012 sul sovraffollamento nelle carceri, “Extrema Ratio”, nel 2013 sul maltrattamento delle donne, “Non è amore”. Tutti i percorsi sono poi stati riproposti nelle scuole.