Il 23 maggio alle ore 21 presso il Cinema Teatro San Giovanni Bosco, in via Lauro, 2 a Cusano Milanino (MI), si terrà lo Spettacolo ‘A Come Srebrenica’ di e con Roberta Biagiarelli all’interno degli eventi della ‘Comunità in festa ‘della Comunità Pastorale Madonna della Cintura.
Significativa la data a un anno esatto dal pronunciamento dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha istituito l’11 luglio come “Giornata internazionale di riflessione e commemorazione del genocidio di Srebrenica 1995” invitando Enti e Istituzioni ad organizzare eventi.
Quest’anno inoltre ricorre il 30° anniversario del genocidio di Srebrenica (luglio 1995/2025), località della Bosnia orientale, dove si è compito e l’ultimo genocidio in Europa da dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
Lo spettacolo ripercorre gli avvenimenti drammatici dei tre lunghi anni d’assedio che attanagliarono la zona e le dinamiche brutali della morsa finale nel luglio 1995, ne approfondisce le dinamiche politiche, sociali e anche psicologiche.
La proposta è anzitutto parte integrante del percorso formativo ‘Sconfinati in Bosnia’ in preparazione a un viaggio della memoria nel prossimo mese di luglio in Bosnia ed Erzegovina per quasi cento giovani, anche di Cusano Milanino: Viaggio formativo organizzato da Caritas Ambrosiana e Fondazione Oratori Milanesi, la serata è aperta anche a tutti coloro che desiderano conoscere il fatto storico, non dimenticarlo e renderlo monito per il presente.
Scrive così Roberta Biagiarelli: La mia testimonianza sul genocidio di Srebrenica ha debuttato nel 1998 e mantiene intatta ancora oggi la sua forza storica e funge dà monito al nostro presente: là dove la Storia non viene ricordata è destinata a ripetersi. Fino ad oggi il monologo è stato replicato per ben oltre 600 volte in Italia e all’estero e il 19 febbraio 2019 il monologo è stato ospitato dal Parlamento Europeo a Bruxelles. A Srebrenica è stata scritta una delle pagine più oscure del Novecento e anche da quel luogo occorre ripartire per ripensare all’Europa di oggi, per non cadere nell’errore di liquidare le guerre balcaniche come qualcosa di risolto e di lontano nel tempo. Una lezione della memoria contro il pericolo dei nazionalismi, delle divisioni e delle manifestazioni di intolleranza che attanagliano il nostro presente.
un progetto di e con Roberta Biagiarelli
regia Simona Gonella
maestro d’ispirazione Luca Rastello
una produzione Babelia & C.-progetti culturali