Il potente terremoto di
magnitudo 7,7 che ha colpito il
Myanmar il 28 marzo ha avuto un forte impatto in tutto il paese, interessando anche Thailandia, Bangladesh e alcune aree di Cina e India.
Il sisma ha causato più di
3.800 vittime e la distruzione di 55.000 case nelle regioni di Mandalay e Sagaing. Più di
6,3 milioni di persone hanno ancora bisogno di assistenza. Sono almeno
220.000 gli sfollati costretti a vivere in condizioni precarie, molti sotto semplici teli di tende tirati tra gli alberi, sfidando la stagione dei monsoni.
Gli ospedali nelle regioni colpite sono tuttora sopraffatti e c’è ancora il timore di possibili epidemie dovute all’
acqua contaminata. I bambini dovrebbero iniziare la scuola, ma gli istituti sono spesso inagibili o occupati dagli sfollati, ponendo i più piccoli in condizioni di ancor maggior stress dopo il trauma del terremoto vissuto che ha portato lutto a molte famiglie.

Stato di Emergenza in Myanmar
Le autorità hanno dichiarato lo
stato di emergenza in molte regioni del paese. Ma la situazione umanitaria è complicata da radicati fattori di contesto: alle diseguaglianze socioeconomiche si aggiungono la
complessità della multietnicità del tessuto sociale, la presenza di molti eserciti irregolari dei gruppi ribelli interni e l’aperto conflitto tra essi e la giunta militare centrale, tornata al potere con un colpo di stato nel 2021, dopo una breve parentesi democratica succeduta a decenni di tirannia militare.
Appello di emergenza dopo il terremoto
In questo quadro, la rete internazionale Caritas ha deciso il lancio di un
Appello d’emergenza, per sostenere l’attività dei partner della Chiesa nel territorio del Myanmar. L’Appello si propone di raccogliere fondi per interventi della durata di
12 mesi, suddivisi in 4 fasi:
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soccorso immediato (aprile);
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soccorso rapido e preparazione ai monsoni (maggio-giugno);
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risposta ai monsoni (fine giugno – settembre);
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recupero e sostegno ai mezzi di sussistenza (mesi successivi).
Piano di risposta all'emergenza in Myanmar
Il Piano di risposta conseguente all’Appello di emergenza parte da un valore di
6,1 milioni di euro e intende raggiungere circa
50 mila beneficiari in 3 diocesi (Mandalay, Taunggyi, e Taungoo), 12 località e 74 comunità colpite dal sisma.
La risposta sarà multisettoriale, per far fronte alla molteplicità dei bisogni, si opererà per:
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offrire risposta ai bisogni alimentari e non alimentari di base,
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ripristinare condizioni di alloggio dignitose (temporanee prima, di ripristino e ricostruzione poi),
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migliorare le condizioni igieniche (distribuzione di kit, attenzione alle fonti di acqua sicura e pulita, servizi igienici),
-
promuovere opportunità di reddito sicure e dignitose,
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sostenere la ripresa dei mercati locali,
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fornire accesso a strumenti e servizi di protezione psicologica, come consulenza post trauma, attenzione ai rischi legati alla tutela dei minori, sostegno alle famiglie che hanno avuto perdite di vite, sostegno psicologico a operatori e volontari.

Le iniziative di Caritas Ambrosiana
Caritas Ambrosiana continua a monitorare la situazione. Il giorno stesso del terremoto ha inviato
25 mila euro a Caritas Internationalis come segno di aiuto e assistenza alle famiglie colpite dal sisma. Ora è in grado di inviare
altri 100mila euro che contribuiranno immediatamente al progetto complessivo della rete Caritas.
L’aiuto di Caritas Ambrosiana ha contribuito in questi 2 mesi alle seguenti azioni:
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3.414 famiglie hanno ricevuto uno Shelter kit (un set da cucina, una coperta, una zanzariera, un materassino, un telone, una corda di nylon e una lampada ad energia solare);
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21.293 famiglie hanno ricevuto kit alimentari (riso, olio, acqua potabile, dolci secchi, biscotti ad elevato coefficiente nutrizionale, pasta istantanea, uova, integratori alimentari);
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18.387 persone hanno utilizzato i kit igienici che hanno diverse composizioni a seconda delle aree, ma includono: un secchio per l’acqua da 10 litri e un coperchio di plastica, pastiglie per la purificazione dell’acqua, un filtro per l’acqua potabile per uso domestico, una ciotola e un mestolo di plastica, polvere da bucato, sapone e assorbenti igienici. Alcuni kit aggiungono anche un filtro per l’acqua per la comunità e bustine per il trattamento d’emergenza dell’acqua;
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236 famiglie hanno ricevuto una pompa per l’acqua e distribuzione di pastiglie per la purificazione dell’acqua;
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5.866 famiglie hanno ricevuto assistenza in denaro per l’acquisto di beni di prima necessità sul mercato locale.
Ringraziamo di cuore tutte le persone, le parrocchie e le aziende che con il loro prezioso sostegno ci hanno permesso e ci permetteranno di stare al fianco della popolazione del Myanmar, duramente colpito da un terribile terremoto.
Qui il video di
James Hre, direttore di Caritas Myamnar, che ringrazia tutti i sostenitori per la vicinanza dimostrata:
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Causale: Emergenza Myanmar-Thailandia
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