L’Africa orientale si trova ancora a dover fare fronte ad emergenze legate ai
cambiamenti climatici. Aree molto estese sono state colpite da
violente piogge che hanno causato alluvioni.
Diverse sono le nazioni interessate dall’emergenza, tra le quali
Sudan, Sud Sudan, Somalia, Etiopia e Kenya hanno subito le conseguenze più gravi.
Si contano
oltre 200 morti e secondo un recente bollettino dell’agenzia dell’ONU, le persone colpite erano già
2.5 milioni a fine ottobre, causando sfollati, danni infrastrutturali a case, strade, ponti, perdita di colture, bestiame e proprietà.
Caritas Ambrosiana, impegnata in Kenya ormai da diversi anni è in contatto con i partner locali che confermano che i dati parlano di una
situazione molto pesante in diverse diocesi.
I nostri volontari che stanno svolgendo il servizio civile in Kenya hanno raccolto notizie sul posto che ne danno testimonianza:
“
Dopo mesi di incredibile siccità nelle regioni del nord verso il confine con l’Etiopia, da Marsabit a Moyale e nella zona del Turkana in particolare, con situazioni al limite della sopportabilità, sono arrivate piogge violente che, oltre a dare iniziale sollievo alla terra alle persone e agli animali, hanno provocato inondazioni ed allagamenti.
Nella sola Contea di Moyale gli sfollati, dopo due giorni di acquazzoni, sono oltre un migliaio, con capanne di fango completamente allagate e capi di bestiame dispersi. I capi area delle zone di Bori, Kinisa, Yaballi, Watiti e Godoma hanno chiesto l’emergenza per i senza tetto e temono che un numero imprecisato di bovini possa essere morto per annegamento.
Una frana nella contea West Pokot, nell’ovest del paese,
ha provocato almeno 52 morti e centinaia di sfollati. In totale negli ultimi mesi, solo in Kenya, sono 132 i morti accertati.
In aggiunta,
le operazioni di soccorso sono rese estremamente difficili dagli smottamenti provocati dalla pioggia battente degli ultimi giorni che hanno gravemente danneggiato diverse strade, isolando diverse zone”.
La rete Caritas operante nei diversi Paesi colpiti da queste alluvioni si è mobilitata per la
risposta ai bisogni più urgenti in coordinamento con altre organizzazioni sul terreno e le autorità locali.
In particolare è in atto la
distribuzione di acqua pulita, cibo, kit igienici, ripari di urgenza, teloni impermeabili, zanzariere, servizi igienici temporanei, forniture mediche.
Caritas Ambrosiana ha stanziato 10.000 euro per far fronte ai primi interventi di emergenza e lancia un appello per la raccolta fondi.
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