Attraverso lo sviluppo e l’implementazione di questo progetto, attivamente sostenuto da
in collaborazione con Caritas Italiana e da Caritas Austria, è stato possibile aumentare la
delle singole famiglie, attraverso la diversificazione dei mezzi di sussistenza e lo sviluppo di piccole aziende produttive; oltre a ciò, è stato possibile incrementare anche la disponibilità di cibo con il miglioramento delle pratiche di coltivazione utilizzate fino a quel momento.
Chiaramente, questo lavoro è stato supportato e portato avanti da un team coeso di associazioni e partner locali, che hanno enormemente contribuito alla riuscita del progetto.
Il progetto è stato dichiarato concluso nel novembre 2018, e due anni dopo siamo in grado valutare effettivamente i risultati ottenuti. Il
programma di sviluppo dei mezzi di sussistenza gestiti dalla comunità (CMLD) ha davvero permesso di costruire e rafforzare la resilienza delle comunità colpite dal tifone, anche e soprattutto attraverso lo sviluppo di mezzi di sussistenza sostenibili autogestiti, oltreché grazie al miglioramento delle capacità del Centro di Azione Sociale dell’Arcidiocesi di Capiz nel fornire le risorse necessarie alla comunità e alla popolazione. Una volta stabilito un quadro chiaro di intervento, sono state costituite 16 associazioni comunitarie guidate da gruppi di leader formati allo sviluppo, che hanno poi sviluppato meccanismi efficaci e partnership con diverse organizzazioni di lavoratori. Le associazioni sono così state in grado di sviluppare e realizzare progetti che affrontassero i problemi e le principali preoccupazioni della comunità, come, per esempio, la fornitura di mezzi di produzione e macchinari agricoli, o di galline per la produzione di uova.
Attraverso attività di
microfinanza è stato possibile fornire i fondi necessari per il sostentamento delle famiglie, delle attività di produzione e agricoltura e dei programmi di formazione volti a migliorare le competenze su lavorazione della carne, cucina, confezionamento di abiti, allevamento, produzione di mangimi biologici, e così via.
Oltre alle attività pratiche e formative per l’agricoltura e l’allevamento, il progetto ha promosso workshop e sessioni formative sulla riduzione del rischio di catastrofi e sull’adattamento ai cambiamenti climatici in corso, anche con lezioni di primo soccorso e pronto intervento.
I risultati ottenuti dopo soli
28 mesi dall’attuazione del progetto sono stati notevoli: il programma ha costruito e rafforzato comunità resilienti, e lo sto ancora facendo. Le comunità sono riuscite a realizzare numerosi progetti sostenibili, a cui tutti hanno contribuito, migliorando le condizioni produttive e alimentari così come quelle economiche, ridando dignità a coloro a cui era stata tolta. Insomma, è stato un successo!