Come vengono utilizzati i beni ricevuti?
Nel 2000 suor Angelina e Clementina P., con atto di donazione inter vivos, hanno lasciato alla Fondazione Caritas Ambrosiana un appartamento situato a Viganò (Lc) da destinare «(...) per la creazione di servizi in risposta ai bisogni più emergenti e più scoperti nel tempo e in particolare, (...) per l’accoglienza di extracomunitari».
L’appartamento è stato utilizzato per la creazione di un servizio di prima e seconda accoglienza chiamato “Casa Sarah” per nuclei familiari richiedenti asilo e rifugiati politici.
Durante i primi 5 anni di attività sono state ospitate 18 persone di cui 12 bambini in età scolare e prescolare.
Senza l’esistenza di questo servizio le tre famiglie accolte non avrebbero avuto un luogo in cui risiedere e sarebbero state divise per essere ospitate in centri di accoglienza specifici. Grazie a “Casa Sarah” i genitori hanno potuto vivere con i loro figli e hanno potuto crescerli.
Ora, attraverso l’attività di inserimento lavorativo, i nuclei familiari hanno raggiunto l’indipendenza economica e possono vivere in un contesto lontano dalle persecuzioni e dalla violenza.
La signora Anna B. con un lascito testamentario a favore della Fondazione Caritas Ambrosiana ha donato un immobile nell’hinterland di Milano consentendo alla Fondazione la scelta della destinazione d’uso.
L’immobile ha dato vita a un servizio di accoglienza rivolto a donne sole e/o con figli che si trovano in situazione di maltrattamento o violenza intra/extra familiare o di grave disagio sociale, che necessitano di un accompagnamento per ridefinire il proprio progetto di vita.
Il progetto è gestito e realizzato dagli operatori del SeD (Servizio Disagio Donne) della Caritas Ambrosiana.
Dall’apertura del centro di accoglienza ad oggi sono state accolte e accompagnate in un percorso verso l’autonomia 16 donne, alcune di esse con bambini.
Senza l’immobile il servizio non avrebbe potuto esistere.
Le ultime volontà della signora Anna B. hanno riportato serenità nella vita di sedici donne.
Le signore Marilena R. e Carla C., con atto di donazione inter vivos, hanno lasciato alla Fondazione Caritas Ambrosiana un immobile in Legnano con l’onere di destinarlo «(...) in modo permanente e continuo alla prestazione di servizi di assistenza “non profit” per gli anziani, ricomprendendo in tale destinazione l’assistenza fisica o morale delle persone anziane non autosufficienti ed autosufficienti e l’alloggiamento delle stesse nel fabbricato in oggetto» e con l’ulteriore onere di «provvedere con urgenza alla completa ristrutturazione dei beni in oggetto, per la migliore destinazione d’uso di cui sopra».
Tale immobile, dopo una consona ristrutturazione, è divenuto una casa di accoglienza temporanea per persone anziane.
Gli obiettivi della casa sono quelli di favorire la permanenza degli anziani presso le loro famiglie di origine attraverso il sostegno in periodi particolarmente difficili.
Inoltre, attraverso l’interessamento di numerosi volontari, la Casa vuole stabilire legami e collaborazioni con il territorio coinvolgendo giovani e famiglie in servizi di tipo caritativo.
La Casa è stata inaugurata alla fine del 2002 e in tre anni e mezzo ha ospitato più di 240 persone offrendo non solo vitto e alloggio, ma anche un ambiente confortevole e il calore di una famiglia. di accoglienza temporanea per persone anziane.
Gli obiettivi della casa sono quelli di favorire la permanenza degli anziani presso le loro famiglie di origine attraverso il sostegno in periodi particolarmente difficili.
Inoltre, attraverso l’interessamento di numerosi volontari, la Casa vuole stabilire legami e collaborazioni con il territorio coinvolgendo giovani e famiglie in servizi di tipo caritativo. La Casa è stata inaugurata alla fine del 2002 e in tre anni e mezzo ha ospitato più di 240 persone offrendo non solo vitto e alloggio, ma anche un ambiente confortevole e il calore di una famiglia.