«A Milano, e nel territorio diocesano, uno dei drammi più gravi è costituito dalla condizione di persone che sono alla ricerca di un lavoro, ma non posseggono adeguata qualificazione. Questa condizione fa perdere autostima a tante persone semplici e modeste. Ne derivano non solo drammi personali, ma un rilevante costo sociale per la comunità. Noi, tramite Caritas, con l’ammirevole competenza che s’è creata nella riqualificazione e nell’inserimento lavorativo di persone fragili, siamo a disposizione per andare oltre il luogo comune del cambiamento d’epoca, sondando e facendoci carico del malessere di chi è meno attrezzato per affrontare tale cambiamento». Così monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, commentando l’accordo con un’impresa che offrirà ampie possibilità di tirocini, si è espresso di recente a proposito dell’esperienza del Fondo diocesano “Diamo Lavoro”, che viene coordinato da Caritas Ambrosiana.
Il Fondo è uno strumento di politica attiva del lavoro, evoluzione del Fondo Famiglia Lavoro che la diocesi varò nel 2008 come risposta alle gravi crisi finanziarie e occupazionali dell’epoca. Si propone di investire risorse sulla riqualificazione professionale delle persone, per reimmetterle (tramite tirocini in un vasto circuito di aziende aderenti, e se possibile assunzioni) nel mondo del lavoro. Dal 2020, per far fronte all’emergenza occupazionale determinata dalla pandemia da Covid-19, è stata inoltre riavviata la modalità di erogazione a fondo perduto grazie al Fondo “San Giuseppe”, che versa in modo tempestivo un sussidio a chi ha perso il lavoro a causa della nuova crisi economica legata alla pandemia da Covid-19.
I due fondi attuali hanno sin qui ottenuto risultati lusinghieri (sintetizzati nelle tabelle sotto riportate). Notevole è la mole di risorse erogate dall’inizio della pandemia, sotto forma di sussidi anti-disoccupazione, dal Fondo emergenziale “San Giuseppe”, ma più che robusta è anche la dotazione finanziaria utilizzata dal Fondo “Diamo Lavoro” per agevolare l’immissione di quasi 800 individui in azienda, scommettendo sulle loro capacità di rilanciarsi e puntando sulla loro dignità di cittadini attivi e generativi, oltre schemi di aiuto meramente essenziali.
Simmetricamente, aderire al Fondo “Diamo Lavoro” vuol dire, per un’azienda, avere a cuore le sorti di persone che faticano a rientrare nel mondo del lavoro, ma che possono offrire molto a chi sceglie di metterle alla prova. Peraltro, la collaborazione tra soggetti sociali e mondo dell’impresa non solo aiuta a contenere i costi umani delle crisi, ma contribuisce a rafforzare un clima di coesione sociale e comunitaria, dunque di stabilità e sicurezza, di cui in definitiva si giovano anche la produzione e l’economia.
Ragionare su questi temi e queste prospettive sembra incongruo, nel momento in cui nuvole di incertezza tornano ad addensarsi sul panorama della produzione e dell’occupazione, per effetto di una guerra insensata, che zavorra anche l’economia. Strumenti come il Fondo “Diamo Lavoro” sono già disponibili, però, per attutire le conseguenze sociali e occupazionali della terribile fase storica in cui siamo entrati. Mentre pensiamo alla pace tra i popoli e preghiamo per essa, continuiamo a costruire la pace sociale, condizione per una pace duratura.
Luciano Gualzetti
FONDO DIAMO LAVORO
(risultati al 31 dicembre 2021)
Utenti inseriti in applicativo (incluse schede archiviate): 2.138
presi in carico con tirocinio: 781
percorsi di tirocinio conclusi: 657
Assunzioni: 332
a seguito di tirocinio: 270
dirette in azienda: 62
Tirocini in corso: 124
Aziende aderenti: 1.165
Associazioni di categoria: 18
Risorse impegnate
al 31 dicembre 2021: € 2.555.570,96
FONDO SAN GIUSEPPE
(aprile 2020 - marzo 2022)
Domande di sussidio economico approvate 3.342
1.110 hanno ottenuto una proroga
354 hanno ottenuto una seconda proroga
Risorse totali impegnate: € 7.165.100
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