L’ARCIVESCOVO MARIO DELPINI:
«IL GRIDO DEI POVERI E DELLA TERRA SIA OCCASIONE DI CONVERSIONE»
Oltre 500 VOLONTARI E OPERATORI ALL’ASSEMBLEA DIOCESANA
DELLE CARITAS PARROCCHIALI
MONS. POMPILI: «I CATTOLICI HANNO MOLTO DA DIRE SULL’AMBIENTE:
TUTTI SI SENTANO RESPOSABILI»
BUIZZA: «LA LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO PARTE ANCHE DAI COMPORTAMENTI INDIVIDUALI»
GUALZETTI: «SERVE UN APPROCCIO INTEGRALE»
«Il grido dei poveri è della terra siano occasione di conversione». Lo ha detto l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, agli oltre 500 volontari e operatori della Caritas Ambrosiana che stamattina si sono riuniti in via Sant’Antonio 5 per l’assemblea annuale che prepara la Giornata Mondiale dei Poveri che si celebrerà domani in tutta la Diocesi.
L’incontro dal titolo "Lasciamoci evangelizzare dai poveri per custodire la casa comune" è stato dedicato proprio al rapporto tra difesa dei più deboli e dell’ambiente, su cui tanto insiste papa Francesco.
«La preoccupazione che il sistema che assicura ai ricchi le loro ricchezze sia messo in pericolo dalle pretese dei poveri può indurre anche i ricchi a qualche gesto di generosità e di filantropia; così come il desiderio di godere di angoli belli, puliti, sani può indurre a una certa cura per l’ambiente. Non è la strada che i discepoli di Gesù sono chiamati a percorrere», ha spiegato mons. Delpini.
Piuttosto, ha sottolineato l’Arcivescovo «nella visione cristiana l’attenzione alla casa comune non è ispirata a una sacralizzazione del mondo, ma alla vita buona dei figli di Dio. La custodia della casa comune è quindi un servizio all’umanità, presente e futura».
Infine mons. Delpini ha esortato i volontari alla «carità intelligente che stabilisce relazioni prima che donazioni, che nel soccorrere riabilita, che risponde al grido non per tacitarlo con l’elemosina, ma per chiamare colui che grida perché sia salvato».
Dopo l’intervento dell’Arcivescovo si sono confrontati sui temi della tutela del creato: Roberto Buizza professore di Fisica alla Scuola Superiore S. Anna di Pisa, mons. Domenico Pompili, Arcivescovo di Rieti, Davide Bernocchi, consigliere speciale di Caritas Internationalis per la cooperazione ecumenica ed interreligiosa.
«È vero che anche in passato la temperatura globale ha subito delle oscillazioni, ma mai come in questi ultimi anni sono state tanto ampie. La storia del clima e la fisica dei gas serra dimostrano inconfutabilmente che il surriscaldamento globale dipende dall’uomo –ha affermato il professore Roberto Buizza -. Chi dice il contrario afferma il falso. Se non faremo nulla, la temperatura in media aumenterà di 2 gradi e mezzo o, secondo certe previsione, addirittura di 4 gradi che in alcune zone del pianeta, come l’area mediterranea ad esempio, vorrà dire un aumento addirittura superiore. Occorre sganciare lo sviluppo industriale dalla produzione di CO2. Si può farlo senza tornare al Medioevo. E si può partire anche da comportamenti individuali: mangiando meno carne, preferendo il treno all’aereo, utilizzando le auto elettriche».
«Sganciare Dio dal mondo ha prodotto un mondo senza Dio e non ha salvato il pianeta come la crisi ecologica che stiamo vivendo dimostra: la Chiesa ha molto da dire sulla tutala del creato e papa Francesco con l’enciclica Laudato si’ e ora con il sinodo sull’Amazzonia ce lo sta ricordando. Di fronte ai problemi globali non dobbiamo assolverci dalle nostre responsabilità. Ognuno di noi può fare qualcosa», ha spiegato mons. Pompili che proprio da Rieti, una terra ferita dal terremoto, ha lanciato il movimento delle Comunità Laudato si’ per mettere in pratica i principi dell’enciclica di papa Francesco. «Siamo partiti da questa idea: non è stato il terremoto a causare i morti, ma il modo con cui abbiamo costruito le nostre case. Di fronte alle vittime da pastore ho sentito la necessità di dirlo non per condannare qualcuno ma per segnalare che anche la nostra drammatica esperienza dimostra che il punto è la relazione tra uomo e natura e se vogliamo evitare in futuro disastri ancora peggiori dobbiamo immaginare un nuovo equilibrio».
«La tutela del creato è al centro dell’ultimo documento programmatico di Caritas Internationalis. Questa azione ci viene suggerita proprio dagli operatori impegnati in tutto il mondo nelle 160 organizzazioni e Caritas nazionali che compongo il network. La difesa della casa comune è un impegno che dobbiamo portare avanti con azioni concrete, collaborando con tutti, anche con credenti di altre confessioni cristiane e di altre religioni a tutti i livelli anche quelli locali», ha affermato Bernocchi.
«Spinti dalle parole di papa Francesco sentiamo l’urgenza di invitare anche i tanti volontari che operano nelle parrocchie a scorgere come la crisi ecologica abbia un impatto molto concreto anche sul lavoro quotidiano di assistenza che facciamo ad esempio nei confronti dei migranti o a favore delle vittime di eventi naturali sempre più violenti e come sia quindi necessario un approccio integrale all’emergenza climatica per trovare soluzioni davvero efficaci», ha sottolineato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.
Il legame tra questione ambientale e povertà ispira l’azione della Caritas Ambrosiana già da diverso tempo. Lo dimostrano diversi progetti promossi dall’ente diocesano: dalla raccolta degli indumenti usati attraverso i cassonetti gialli “Dona valore” - un esempio virtuoso di economia circolare, nato già 20 anni - al sistema di recupero degli sprechi alimentari, che consente attraverso il Refettorio Ambrosiano e la catena diocesana degli Empori della Solidarietà (7 store ed uno in apertura) di reimmettere nel circuito dell’assistenza le eccedenze alimentari, ovvero “il cibo rubato ai poveri”, per usare le parole di Papa Francesco.
Le cifre dell’impegno per l’ambiente e i poveri di Caritas Ambrosiana
Scarti alimentari all’anno
Tutela del creato
508 tonnellate di
beni alimentari recuperati
Aiuto ai poveri
5.177 persone aiutate
Recupero abiti usati all’anno
Tutela del creato
11 mila tonnellate di
abiti e accessori usati raccolti
42 mila tonnellate in meno di
anidrite carbonica (CO2) emesse nell’atmosfera
70 miliardi litri di acqua (H2O) risparmiati
Aiuto ai poveri
700 mila euro investiti in solidarietà
20 progetti sociali finanziati sul territorio della Diocesi di Milano
I dati si riferiscono al 2018
Scarica il programma
Scarica il messaggio dell'Arcivescovo
Scarica la scheda Laudato si'
Scarica la presentazione del prof. Roberto Buizza
Mettiamo a disposizione il materiale, già in distribuzione nelle Parrocchie, per animare la giornata Caritas nelle comunità
Scarica la Locandina
Scarica il Sussidio per l'Animazione