Ci sono stati anni in cui a Milano non si parlava che di loro. Poi la politica, i media, il dibattuto pubblico si sono concentrati su altre emergenze. Ma loro, i rom, non sono scomparsi. Hanno piuttosto imparato a mimetizzarsi. Una strategia di sopravvivenza che ha allentato l’allarme sociale nei loro confronti, ma li ha resi ancora più vulnerabili. Poiché lontani dagli occhi, non può significare lontani dal cuore, Caritas Ambrosiana è andata a cercarli. Dal 2015 una unità mobile, tre volte alla settimana, ha girato la città, le aree periferiche e marginali. I dati raccolti sono stati presentati e discussi da studiosi e rappresentanti delle istituzioni in occasione del convegno
“In-visibili. La presenza rom e gli insediamenti spontanei”.
L’indagine costituisce una rilevazione sui rom che oggi vivono negli insediamenti spontanei, spesso di dimensione familiare. Il lavoro di ricerca ha permesso di ricostruire la storia migratoria di questa popolazione, le condizioni materiali di vita, le attese per il futuro.
«Sui rom, Milano ha finalmente abbandonato la retorica dell’emergenza. Oggi proprio gli interventi più seri del terzo settore realizzati in città dimostrano che l’integrazione è possibile. Servono progetti mirati, continuativi e incentrati sulla dignità delle persone», sottolineano gli organizzatori.
Riascolta gli interventi
Ore 9,00:
Patrizia Farina e Riccardo Pirovano - Università di Milano Bicocca
Anna Cavallari – Area Rom Caritas Ambrosiana
Tommaso Vitale – Università Science Po, Parigi
Ulderico Daniele - Ricercatore
Miriam Pasqui – Area Emergenze Sociali Diritti e Inclusione del Comune di Milano