
Mettiamo a disposizione alcuni appunti e della bibliografia legati al seminario del 30 novembre
Adolescenti dispersi, in modo da trattenere alcuni concetti e suggestioni emersi in quel significativo incontro. Vi invitamo inoltre a collaborare con noi sul tema del doposcuola rivolto al biennio delle superiori segnalandoci il vostro interesse a
doposcuola@caritasambrosiana.it.
Ma prima ecco i prossimi appuntamenti in calendario.
Prossimi appuntamenti:
partenza del corso per volontari “FARE I COMPITI IN RELAZIONE:
perché e come fare volontariato per far imparare .
previsto in Caritas nei giorni 28/1, 4/2 e 11/2.
Percorso di approfondimento su tre tematiche specifiche propedeutiche all’attività nel doposcuola:
· La motivazione allo studio
· La relazione di aiuto volta all’apprendimento
· Il gruppo come opportunità educativa.
Le iscrizioni sono aperte sino ad esaurimento dei posti, inviare mail a
doposcuola@caritasambrosiana.it
Appunti sul seminario Adescenti Dispersi
Apertura
I doposcuola si chiedono se debbano lasciare andare o continuare a sostenere i ragazzi che hanno seguito per diversi anni fino alla terza media. “Dobbiamo sottrarre risorse ai più piccoli e avventurarci nel sostegno agli adolescenti, con tutto quello che comporta in termini relazionali e di conoscenze scolastiche?”
Lucia Fanzago, educatrice, rilancia alcuni spunti indicati dalla madre
Elena Inzaghi, ex docente e autrice del libro
Il futuro è il mio mestiere
Provocazioni:
-Leonardo da Vinci ha terminato soltanto il 20% delle proprie opere
-quanti personaggi importanti hanno lasciato un segno importante nel mondo anche senza fatto un percorso ufficiale di studi
-il piccolo genio, laureato in ingegneria a 9 anni.
I fallimenti scolastici sono sinonimo di insuccesso nella vita? I successi scolastici precoci sono indicativi di un’esistenza felice?
La poesia di Camillo Sbarbaro
Una felicità fatta di nulla per parlare degli adulti entusiasti come esempio per gli adolescenti demoralizzati e demotivati.
Francesco Dell’Oro, orientatore
Immagine sugli adolescenti del 1850: “…sono svagati e svogliati”
E quella era un’epoca di pedagogia preventiva, di punizioni a priori e alleanza scuola-famiglia, di super io diffuso nell’aria.
Ora la considerazione nei confronti degli insegnanti è scesa notevolmente, mentre c’è stima per gli esperti.
Cosa rende valido un insegnante agli occhi degli studenti? 4 elementi: simpatia, autorevolezza, capacità comunicative e capacità di aiutare nella difficoltà.
Quali competenze chiedono principalmente le aziende ai propri lavoratori? Flessibilità e adattamento, capacità di lavorare in gruppo, capacità di problem solving. Come dire che le soft skills sono altrettanto se non più importanti delle high skills.
La nostra scuola e i nostri insegnanti spesso non sono sintonizzati su questi bisogni e in più non riescono a collaborare con le famiglie.
Ci sono però episodi e segnali che la scuola italiana possa davvero cambiare, “liberandosi da quella gabbia dorata apparentemente perfetta ma vincolata a materie e programmi obsoleti, a lezioni noiose e a valutazioni improponibili.” Dell’Oro ne cita alcuni, anche riguardanti la sua vita da studente. Bisogna partire da quelli, dagli insegnanti “baciati dalle stelle” per rilanciare l’istituzione in toto.
Morlacchi, direttore Cfp Parabiago
La formazione professionale sviluppa competenze di base (italiano e matematica) ma soprattutto competenze tecnico-professionali: i ragazzi per la prima volta nella loro vita costruiscono e vedono i risultati del loro lavoro. Dal secondo anno iniziano i tirocini. Il 70% dei diplomati si colloca nel mondo del lavoro.
Orientamento: la collaborazione tra medie e Cfp prevede assaggi di laboratori nel corso della terza.
Recupero: percorsi modulari per rientrare nella scuola.
Punto di forza del Cfp: il ragazzo vede che
ci riesce, che ottiene dei successi.
Quale collaborazione tra Cfp e doposcuola?
-dare spazi di studio per i ragazzi al pomeriggio
-incontrare i doposcuola per condividere l’approccio, fare didattica in modo pratico e far sperimentare successi. Al Cfp i laboratori sono i luoghi simbolo di questo modo di imparare.
Nota: i dispersi del Cfp sono quelli che a scuola non ci vanno, che non frequentano mai.
Domande: come fare doposcuola con le superiori?
Agire su
Motivazioni e Competenze in modo circolare, favorendo il rapporto con il sapere basato sul piacere e favorendo l’emersione dei talenti, mescolando il linguaggio delle parole con quello delle emozioni e favorendo il lavoro in team.
Conclusioni:
L’Area Minori Doposcuola avvierà nei primi mesi del 2020 un percorso di riflessione condivisa e di progettazione tra doposcuola interessati al tema del sostegno agli studenti delle scuole superiori. Scriveteci per partecipare a questo tavolo di lavoro.
Articoli e testi consigliati:
https://www.corriere.it/cultura/19_dicembre_19/francesco-dell-oro-nuovo-libro-manuale-genitori-insegnanti-0fe96d76-228d-11ea-8e32-6247f341a5cc.shtml
Elena Inzaghi,
Il futuro è il mio mestiere, Solferino editore
Francesco Dell’oro,
Indietro tutta. Navigando verso la scuola di domani, Tralerighe editore