La violenza non è amore e per riuscire a dirlo bisogna riconoscerne i segnali e dare voce a ciò che accade a noi e a chi è vicino. Con questo intentoil
4 maggio 2017, Caritas Ambrosiana, Università Milano Bicocca, Comune di Milano, Svs Dad Onlus Rete Antiviolenza, hanno organizzano
una giornata di sensibilizzazione “La violenza è un labirinto: non è amore” con due percorsi interattivi proprio nel cuore della città, la Galleria Vittorio Emanuele e un convegno a Palazzo Marino.
Il primo di questi percorsi interattivi
“Non è amore” è stato allestito presso l'Urban Center del Comune (in Galleria Vittorio Emanuele all'uscita dal lato di piazza della Scala). Cuore del percorso è un grande cubo nero, dentro il quale, come all’interno di una camera oscura, il video-racconto della storia di due coppie porterà alla luce la violenza nascosta nei gesti quotidiani, apparentemente banali, delle relazioni.
Il secondo percorso,
“Il Labirinto”, è stato montato al centro della stessa Galleria Vittorio Emanuele. Dalle 10 alle 19 i visitatori sono potuti entrare in un labirinto vero e proprio, lungo il quale hanno fatto esperienza di come da un rapporto accettabile si può passare all’abuso, quasi senza accorgersene, attraverso il tortuoso procedere di atti, frasi, sottintesi che si autoalimentano fino alle estreme conseguenze.
Il convegno
“La violenza non ha confini. Donne, migranti, abusi ed emancipazione”, si è svolta nel corso della mattina dalle 10.00 alle 12.30, in Sala Alessi a Palazzo Marino.
Qui si sono puntati i riflettori su una prospettiva particolare del fenomeno: quello delle donne migranti, guardando alla percezione femminile della violenza domestica nei paesi poveri e ascoltando le voci, le esperienze e le opinioni di chi ha fatto la scelta migratoria e abita tra noi.
Durante il convegno coordinato da Claudia Pecorella del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università Milano Bicocca, sono intervenute Patrizia Farina e di Ilenya Camozzi, entrambe del dipartimento di Sociologia e ricerca sociale Università Milano Bicocca. In una tavola rotonda dal titolo “La parola a loro”, hanno discusso le consoli a Milano Marisela Morales (del Messico) Karla Georgina Martínez Herrera (di El Salvador) e due mediatrici culturali, entrambe somale, Farida Ahmed Ali e Anab Ahmed Shekh Abukar.
Ascolta gli inteventi del convegno.
- Prima parte
- Seconda parte
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«I casi di cronaca dimostrano che gli autori dei femminicidi sono spesso i mariti e i compagni delle vittime. Per questo da qualche anno Caritas Ambrosiana riflette sulla violenza di genere che si nasconde nei rapporti di coppia. Da questa riflessione sono nati i due percorsi interattivi, che ora vengono riproposti in questa giornata, proprio nel cuore di Milano, ad un pubblico generalista: ci auguriamo che chi passa per caso per il centro, ne sia incuriosito e visiti le installazioni», sottolinea il direttore di Caritas Ambrosiana,
Luciano Gualzetti.