Un aiuto
concreto. E
prolungato. Concretizzatosi, nei primi giorni dopo l’emergenza, nell’invio di una
squadra di operatori e volontari. E strutturatosi in seguito sia con la
collaborazione per definire metodi e strumenti d’intervento, sia con la fornitura di attrezzature utili ad “asciugare” i danni materiali dell’alluvione.
Si può sintetizzare così,
il lavoro di Caritas Ambrosiana a favore delle persone e delle comunità colpite,
a Firenze, Prato e rispettivi territori, dall’alluvione di inizio novembre. L’intervento si è concretizzato anzitutto nel
supporto organizzativo e metodologico fornito ai colleghi toscani, al fine di compiere una corretta e completa analisi dei bisogni determinati dall’evento alluvionale.
A Campi Bisenzio (Fi), gli operatori hanno sostenuto e supportato
l’apertura del Centro di ascolto straordinario alluvione, servizio pensato per intercettare i bisogni e prestare un aiuto puntuale ai cittadini vittima dell’alluvione. Lo sportello nasce dalla collaborazione con i parroci del Vicariato di Campi e con la Caritas diocesana di Firenze: operativamente, i cittadini alluvionati, specie quelli con fragilità e difficoltà pregresse, possono riferire al Centro di ascolto straordinario i loro bisogni, e ottenere dallo sportello indicazioni su come affrontarli o aiuti concreti.
Tra questi ultimi, c’è anche la possibilità di utilizzare per il tempo necessario alcuni
deumidificatori (36 in totale) resi disponibili da Caritas Ambrosiana; tali macchine, gestite dallo sportello fiorentino,
aiutano ad asciugare le case delle famiglie più in difficoltà, intervento fondamentale dato il freddo invernale ormai alle porte.
Nella diocesi di Prato, gli aiuti ambrosiani si sono invece concentrati sui centri abitati più remoti, nei quali sin dai primi momenti post-alluvione è stato più difficile organizzare gli aiuti. In particolare, nel comune di Vaiano (Prato) è stato attivato, insieme alla Caritas diocesana, u
n servizio di pulizia degli ambienti, mettendo a disposizione delle squadre di volontari due kit di macchinari (idropulitrici, aspiraliquidi e gruppi elettrogeni) necessari a realizzare le pulizie. In queste comunità la situazione è apparsa subito più grave: tante, infatti, le case abitate da anziani che, soli, non sono ancora riusciti a liberare e pulire gli ambienti dal fango. Anche a Caritas Prato sono infine stati affidati deumidificatori (6) per asciugare le case delle famiglie più bisognose, oltre ad altri attrezzi, necessari per pulire e sanificare.