
Consegnato il primo "appartamento di Papa Francesco"
«Siamo felici di poter consegnare il primo appartamento proprio oggi, Giovedì santo, un giorno così carico di significato e che dimostra come la Chiesa sia capace di annunciare il Vangelo non solo attraverso la parola ma anche gesti concreti, come dare la casa a chi ne ha bisogno», ha detto Luciano Gualzetti, consegnando le chiavi del nuovo appartamento.
Impiegato come direttore di McDonald’s a Milano, da 15 anni in Italia, Afify ha partecipato al bando pubblico, pubblicato da Caritas Ambrosiana per l’assegnazione degli alloggi. Per condizioni di reddito e familiari, la sua domanda aveva i requisiti per essere accolta. E così Afify ha potuto ottenere la casa.
«Per questo appartamento – ha spiegato il presidente della Fondazione San Carlo, Daniele Conti – Afify pagherà un affitto mensile di 300 euro: un prezzo intermedio tra il canone sociale e quello di mercato, che abbiamo individuato proprio allo scopo di dare una risposta alla domanda di alloggi espressa da una fascia di popolazione che non ha i requisiti per l’alloggio popolare ma nemmeno le capacità economiche per affrontare il mercato immobiliare».
Nelle prossime settimane firmeranno i contratti anche le altre famiglie e entro l’estate verranno assegnate tutte le abitazioni.
Si concluderà così un progetto complesso voluto fortemente dallo stesso Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, come segno di Misericordia a conclusione dell’Anno santo e dono simbolico da offrire al Santo Padre in occasione della sua visita a Milano, lo scorso 25 marzo.
I 55 alloggi del quartiere Niguarda, sono stralciati dall’elenco Erp (Edilizia residenziale pubblica) e assegnati dal proprietario, il Comune di Milano, alla Fondazione San Carlo. L’intervento è stato possibile grazie alla Diocesi di Milano che ha garantito i costi dell’intera operazione attingendo ai fondi dell’8 per mille alla Chiesa cattolica. Gli assegnatari sono stati selezioni da Caritas Ambrosiana in base ad un avviso pubblico secondo i seguenti requisiti: essere cittadini italiani o europei o se stranieri avere un permesso di soggiorno da almeno due anni, avere un reddito ISEE non superiore a 26mila euro, avere residenza o un’attività lavorativa nel comune di Milano da almeno un anno e non possedere altro alloggio adeguato sul territorio regionale. Gli alloggi saranno affittati a canone calmierato. 8 saranno riservati a nuclei familiari in stato di necessità ed emergenza abitativa, individuati dai Servizi Sociali del Comune.
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EDITORIALE
Luciano Gualzetti
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