Managua, 7 dicembre 2014
Pensare a ciascuno di voi volontari passati dal
Güis mi da allo stesso tempo una certa malinconia e tanta soddisfazione. Abbiamo sempre pensato che
la vostra presenza era fondamentale per il nostro Centro per due motivi: il primo perché, nella misura in cui siamo capaci di permettere che altre persone, di altre culture, diventino parte della nostra realtà,
arricchiamo il nostro lavoro e la vita dei ragazzi del Centro, che hanno così l’opportunità di condividere esperienze “altre”. E secondo perché a livello personale sapevamo che, per un giovane come voi che viene da una realtà così diversa,
vivere una esperienza come questa “ti cambia dentro, ti trasforma e trasforma il tuo modo di vedere la quotidianità”.
Qualcosa che vorrei sottolineare in tutti voi è la
disponibilità che avete sempre mostrato per aiutarci nei diversi compiti che pensavamo, anche quando poi saltavano e si riprogrammavano…
Ci avete accompagnato in attività che abbiamo iniziato con molti dubbi ma che progressivamente hanno preso forma quali il “gruppo di auto-aiuto”, l’area sociale-domiciliare, i laboratori di sessualità,
la scuola di
formazione dei genitori; vi è toccato seguire individualmente alcuni alunni, come Kevin, permettendoci di risvegliare la nostra
creatività.
Tutto questo fatto con rispetto, con il desiderio di conoscere e capire con una modalità più prossima al vissuto dei nostri alunni, aggiungendo la vostra esperienza per
favorire la trasformazione della realtà.
A livello personale,
ho potuto conoscere e condividere dei pezzi di strada con quasi tutti voi, vi ho sempre visti super-integrati nel Güis; nel quartiere di
Batahola, dove tanti di voi hanno vissuto, continuano a chiedermi di voi. Credo che siete riusciti ad adattarvi e a superare le difficoltà che a volte si sono presentate, dimostrando una
grande maturità e forza. E’ stato per me sempre gradevole condividere pranzi o
cene a casa vostra, casa dalle porte aperte per i vicini, amici e colleghi di lavoro.
Negli ultimi anni
il Güis ha vissuto tempi difficili e voglio sottolineare il ruolo fondamentale che avete avuto perché, nonostante la situazione non fosse come quella vissuta dai vostri predecessori, siete stati capaci di dare il vostro apporto, dialogare, esporre,
accettare e adattarsi a questa situazione dando il meglio di voi stessi.
Sono passati 6 anni dall’arrivo della prima volontaria al Güis…
GRAZIE a ognuno di voi Lorenza, Elisa, Desirée, Martina, Marco, Bea, Cristina, Federica e Emanuele… per credere in noi e per far parte della nostra vita.
Con affetto
Marta Rodríguez