BOLIVIA

 

PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE ALL'ESTERO

"IMPRONTE DI PACE 2016" - BANDO 2016

 
 
 

PAESE: BOLIVIA 
SEDE DI REALIZZAZIONE: COCHABAMBA
NUMERO VOLONTARI RICHIESTI: 2

 

IL CONTESTO
L’arcidiocesi di Cochabamba, sede di riferimento in Bolivia per il seguente progetto, si trova nell'omonimo dipartimento boliviano e si estende su 13 delle 16 province dello stesso, eccetto le province di Carrasco, Mizque e Campero.
Secondo i dati Rapporto sullo Sviluppo Umano dell’UNDP, la Bolivia si posiziona al 113° posto in questa classifica stilata su 187 Paesi del mondo, con il 45% della popolazione che vive al di sotto della linea di povertà.
Se osserviamo il coefficiente di Gini (56,3) – il dato statistico che definisce la disuguaglianza della distribuzione delle ricchezze - notiamo come la realtà boliviana sia paragonabile ai paesi più poveri del mondo dell’Africa sub-sahariana. E’ la conferma del profondo gap tra l’area rurale e quella urbana, tra latifondisti e detentori dei grandi capitali da un lato e della maggioranza della popolazione dall’altro.
Il sistema educativo ha fatto dei progressi notevoli con il governo Morales: il tasso di iscrizione scolastica è stato registrato al 99,8% nel 2012 (UDAPE, 2014). Tuttavia, il risultato di uno studio più recente del Programma Alimentare Mondiale (WFP) che ha mappato le vulnerabilità delle famiglie boliviane ha mostrato che più della metà delle ragazze in età scolare, nelle municipalità più povere della Bolivia, in realtà non frequenta la scuola. Inoltre, nelle municipalità più povere solo il 25% dei bambini completa la scuola primaria.
Continua ad esistere una forte disparità tra i sessi, a causa di modelli di genere ultra-tradizionali. L’essere uomo o donna presuppone norme sociali che definiscono ruoli poco flessibili; il tasso di alfabetismo degli uomini è pari al 96%, mentre quello delle donne è dell’86%. La donna si trova spesso a subire violenze, maltrattamenti psicologici e fisici; l’integrazione della donna nel lavoro è ancora lontana, soprattutto nell’area rurale.
Nonostante la Nuova Costituzione garantisca un sistema di salute “universale, gratuito, equo, interculturale, partecipativo, con efficacia, efficienza e controllo sociale …“ (art.18 Cost.), la spesa per la salute pro capite è molto bassa, il 4,8% del PIL (2014),  e le possibilità d’accesso al sistema sanitario sono limitate.
Il livello di violenza, sostanzialmente legato al narcotraffico, registra drammatiche manifestazioni interne alle famiglie. Nel 2008 si è calcolato un aumento del 5,4% dei maltrattamenti in ambito familiare, un grande problema in Bolivia che, in realtà, nasconde una percentuale molto più alta poiché raramente questi crimini sono denunciati. Anche in questo caso, donne e minori sono coloro che soffrono le conseguenze di questa difficile situazione.
Nonostante la Bolivia abbia molti gruppi autonomi e auto-organizzati, associazioni e organizzazioni a livello locale e sia anche sviluppata una certa solidarietà, c’è un senso generale di fiducia nel prossimo e nelle istituzioni relativamente basso. Questo non fa altro che accrescere la frammentazione del tessuto sociale e l’individualismo.
 

IL PROGETTO


Promozione sociale del territorio 

Si occupa di promuovere lo sviluppo delle attività dei comitati Caritas parrocchiali e, nel contempo, educare e incrementare la partecipazione attiva al volontariato, in particolare nei centri e nei servizi alla persona della diocesi, per creare una fitta rete di sostegno sociale in risposta alle condizioni di povertà della popolazione del dipartimento di Cochabamba (ad esempio riguardo a violenza famigliare, minori abbandonati, anziani in difficoltà, dipendenze da sostanze, ecc.).

I principali obiettivi perseguiti sono:
• affiancare la costituzione di nuove Caritas parrocchiali;
• rafforzare l’operato dei comitati delle Caritas parrocchiali;
• sviluppare un’analisi sistematica dei bisogni e delle risorse del territorio della diocesi;
• sensibilizzare al volontariato e incrementare il numero di volontari coinvolti.
costituire percorsi di volontariato per i giovani.

L’area di Promozione Sociale del Territorio promuove la lotta alla povertà, la denuncia delle ingiustizie e la solidarietà nella comunità, puntando, come scritto nel Piano strategico diocesano 2010 – 2020, all’organizzazione nelle parrocchie di Cochabamba di Caritas parrocchiali, ovvero di luoghi che stimolino l’attenzione verso il prossimo, puntando al fatto che progressivamente riescano a farsene carico direttamente o attraverso l’intervento di altri soggetti (pubblici e della società civile), favorendo un lavoro sinergico di collaborazione e di rete.
Nel medio periodo si punta a che ogni parrocchia organizzi la propria Caritas parrocchiale la quale sappia attivare opere di carità e assistenza (superando però l’assistenzialismo), sensibilizzando la comunità alla solidarietà, in modo tale da risvegliare la coscienza della persona umana in tutte le sue dimensioni, perché possa essere protagonista attiva del suo sviluppo. Sicuramente la parrocchia è il luogo dove più facilmente si può realizzare l’incontro con i bisognosi, dove si può toccare con mano la realtà sociale e dove con più facilità si possono concretizzare iniziative concrete che si traducano in valore sociale per la comunità.

A livello diocesano un’equipe è incaricata di accompagnare la formazione o il rafforzamento delle Caritas parrocchiali; si punta anche ad una mappatura delle povertà esistenti sul territorio e delle risorse presenti in grado di fornire una risposta o un orientamento a tali necessità.

RUOLO DEI VOLONTARI

Il primo periodo bimestrale sarà dedicato alla conoscenza del contesto, della realtà locale e degli interventi realizzati dalla controparte locale.

Verrà proposto a ciascuno dei due volontari di prendere visione di tutte le attività previste dal progetto, attraverso un affiancamento agli operatori diocesani locali e ad alcuni volontari e responsabili parrocchiali. Successivamente verrà elaborato un piano di lavoro che, valorizzando attitudini ed abilità personali, distinguerà gli ambiti di intervento tra i due volontari che diventeranno sempre più operativi e specifici.
Ad entrambi verrà richiesta una particolare attenzione a documentare e sistematizzare le attività svolte, tanto per migliorare le prassi operative locali quanto per favorire un’attività di sensibilizzazione in Italia. Ai volontari potrebbe venire richiesto di favorire la comunicazione e la promozione delle attività della Commissione Caritas e delle altre commissioni, coadiuvando la responsabile e altri incaricati della nascente Commissione Comunicazione, anche in un'ottica di promozione del volontariato.

All'interno della Commissione delle Caritas Parrocchiali, i volontari diventeranno progressivamente parte del lavoro dell'equipe inserendosi nei diversi momenti previsti (organizzativi, assembleari, formativi, ...) a livello specifico e diocesano (assemblea annuale, campagna di Urkupiña di raccolta fondi annuale, ...). Insieme alla responsabile dell'equipe e al direttore Caritas individueranno una o più parrocchie dove affiancheranno e contribuiranno sul campo a rafforzare i comitati Caritas parrocchiali

Una parte del servizio sarà dedicata ad un "intervento diretto alla persona", potendo scegliere tra alcuni dei centri per minori e/o per disabili con i quali Caritas Cochabamba sta collaborando in un'ottica di coordinamento, rete sinergica e ricerca di volontari boliviani e stranieri.

A titolo esemplificativo citiamo due realtà: il "Centro de Nutrición Infantil Albina R. De Patiño" e il doposcuola delle Hermanas del Rosario.

Il primo è un centro che si occupa di assistere gratuitamente bambini, minori di cinque anni, malnutriti e denutriti e di fornire una formazione alla famiglie riguardo alle buone pratiche nutritive. I volontari si possono affiancare alle varie figure dell'èquipe: assistente sociale, psicologa, nutrizionista e personale infermieristico. I comitati Caritas parrocchiali fanno riferimento a questo centro quando detectano situazioni di denutrizione o malnutrizione all'interno della propria realtà parrocchiale.

Il doposcuola delle Hermanas del Rosario è una realtà dove quotidianamente una ventina di bambini si recano per svolgere i compiti, accolti e aiutati dalle suore e dai volontari presenti; è un contesto  dove si vive un clima di serenità, amicizia e crescita. Ai compiti si aggiungono attività ricreative gestite dai volontari e dalle suore.
Infine i volontari avvieranno uno studio di fattibilità per la realizzazione dei campi di lavoro estivi, progetteranno la formazione dei volontari locali e coordineranno i giovani della Diocesi di Milano che parteciperanno alle attività.

 



 

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