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agosto 2016, grazie ai fondi raccolti durante la
Quaresima di fraternità 2016, sono terminati i lavori di ristrutturazione ed
è entrata in funzione la mensa di Caritas Belgrado.

La mensa nasce per
rispondere alla crisi cui ci si era trovati a far fronte nei mesi precedenti. Migliaia di persone, in maggioranza
siriani,
afghani,
iracheni e
pakistani, fra i 18 e i 35 anni, famiglie con bambini, anziani e disabili, hanno percorso la
rotta balcanica cercando di raggiungere gli Stati dell’Europa Settentrionale, dopo aver attraversato il tratto di mare che separa la Grecia dalla Turchia. Lungo questa tratta,
Belgrado si è rivelata essere una
meta obbligata per molti di loro: da qui ripartivano poi per la Croazia o l’Ungheria. La città era impreparata ad accogliere un flusso così elevato di migranti, che restavano poche ore o pochi giorni sul territorio, decisi a spostarsi il più velocemente possibile una volta trovato un mezzo diretto a nord. All’inizio queste persone
alloggiavano nei parchi cittadini o in ripari di fortuna vicino alle stazioni.
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L’avvicinarsi dell’inverno aveva posto un problema per quanto riguarda la
distribuzione di cibo, poiché nei mesi precedenti le associazioni locali erano state in grado di fornire solo pasti freddi e non avevano i mezzi per provvedere alla preparazione e distribuzione di quelli caldi.
Caritas Belgrado ha individuato dei locali, in parte attrezzati, presso la parrocchia della Beata Vergine Maria, che necessitavano solamente di una
ristrutturazione e una miglioria nella fornitura di macchinari per poter funzionare al meglio, dove attivare una mensa che potesse rispondere ai bisogni delle persone migranti ma che, una volta terminato il flusso, potesse continuare le attività diventando una mensa per i poveri della città.
Il lavoro è gestito da operatori Caritas locali e da volontari, che si occupano della
preparazione e della distribuzione presso le principali stazioni di treni e autobus.
Nonostante la diffidenza iniziale dei migranti, restii ad accettare i pasti temendo di doverli pagare, si è avuto un
immediato riscontro poiché solo nei primi minuti di attività la postazione vicino alla stazione ferroviaria è stata in grado di distribuire ben 75 litri di zuppa.
Ogni giorno, lavorando a pieno regime, la mensa è in grado di preparare
1000 pasti.
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Caritas Belgrado vuole offrire un
impegno continuativo nella gestione di questa crisi, coordinandosi con altre realtà e compensando quelle che riescono a fornire solo un supporto parziale, limitato nel tempo o nelle scorte. L’apertura di questa mensa integra inoltre il lavoro di un’altra associazione che si era occupata della distribuzione di pasti freddi, ma che non ha i mezzi per poter continuare il servizio.