CONTESTO

Il traffico di esseri umani nella Rep. Moldova ha radici profonde ed è legato a doppio filo al vasto movimento migratorio che interessa il Paese. Il fenomeno è trasversale, circa il 75% sono donne che nella maggior parte dei casi sono vittime di sfruttamento sessuale nei paesi dell’UE e balcanici, il restante 25% sono uomini, spesso costretti a lavorare forzatamente in Russia o Ucraina.
Un numero preoccupante è il 10% di minori coinvolti nel traffico, la maggior parte per sfruttamento sessuale o per chiedere l’elemosina. Il profilo più a rischio rimane comunque quello di giovani donne, sole, con o senza figli a carico, che per riuscire a mantenere loro stesse o la loro famiglia sono spinte a cercare fortuna altrove. All'età di 16 anni in Moldova termina la scuola dell'obbligo, a questa stessa età finisce la vita negli istituti per molti ragazzi.
Giovani senza una famiglia che li possa accogliere e accompagnare nella lo
ro crescita.
Molti di loro si ritrovano in grande difficoltà, e questa condizione di disagio, unita alla mancanza di sostegno, li può portare verso scelte sbagliate.
Alcuni di loro finiscono in strade pericolose, che comprendono lo sfruttamento nel racket l'elemosina, il lavoro forzato e la prostituzione. Alcune ragazze rimangono incinta, e in questo modo rischiano di aggiungersi al vasto numero di famiglie socialmente vulnerabili nel paese. Infatti sono molte le donne, giovani e non, che si ritrovano a crescere dei figli in solitudine o in condizioni di grande difficoltà.
Tutte queste persone corrono il grave rischio di finire nelle reti della sfruttamento, in particolare del traffico di esseri umani.
PROGETTO E ATTIVITA’
Per prevenire questo fenomeno Caritas Ambrosiana, insieme a Misiunea Sociala Diaconia, è attiva da molti anni per la lotta all'esclusione sociale, causa che contribuisce ad alimentare il trafficking,
Attività:
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Prevenzione: l’appartamento sociale “
Verso l’indipendenza”, avviato nel 2007, accoglie ragazze adolescenti appena uscite dagli istituti (internat). Un’equipe di operatori, attraverso progetti educativi personalizzati, le accompagna a raggiungere responsabilmente autonomia e indipendenza. Le ragazze (16/17 anni) vengono orientate e aiutate ad inserirsi nel mondo del lavoro grazie a corsi professionali e stage. Una volta terminato il progetto, raggiunta una stabilità economica che permetta di trovare un alloggio, l’equipe continua a rimanere un punto di riferimento e confronto stabile per le ragazze.
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Tutela della vita nascente: attraverso il Centro “
In braccio alla mamma”, Missione Sociale Diaconia offre servizi alle mamme che hanno intenzione di rinunciare al proprio bambino, alle mamme sole, alle mamme adolescenti, alle mamme con neonati che non hanno un’abitazione e/o che si confrontano con problemi relazionali, economici e materiali. L'equipe pone al centro delle attività la cura del bambino e della famiglia e ha come obiettivo l’inserimento del nucleo in un contesto capace di prevenire l'abbandono del minore e il consolidamento del legame di coppia.
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Accoglienza: nel corso del 2014 verrò avviato il nuovo progetto “
Casa Maria”, un appartamento di transito per coppie mamma-bambino. L’appartamento si configurerà come un centro di seconda accoglienza per il nucleo mamma-bambino in particolare per quelle donne che, terminata l’emergenza temporanea, necessitano di un ulteriore percorso di accompagnamento psico-sociale.