Quest’anno la solidarietà non vola solo in Nicaragua, in Kenya, in Georgia, in Libano. Quest’anno la solidarietà fa tappa anche a Milano. Viene da chiedersi: perché in Italia? perché Milano? La domanda è lecita, ma io vi chiedo: perché no? perché non mettersi in gioco nel proprio Paese, nella propria diocesi, nella propria città?
E’ vero che, vista la situazione mondiale, il nostro è innegabilmente un Paese ricco, un Paese dove si vive bene. Ma lo sappiamo che non tutti qui da noi vivono così bene? Lo sappiamo che i “poveri” sono parte anche delle nostre città? Li vediamo agli angoli delle strade? Ci accorgiamo della loro presenza?
Il cantiere italiano vuole presentare un altro volto di Milano, un volto nascosto, spesso silenzioso, ma che vale la pena conoscere. E’ il volto dei centri che offrono aiuto, assistenza e ospitalità alle persone emarginate, quelle persone che non hanno una dimora, ma anche quelle che sono sole e proprio per questo si trovano ai margini della società.
Nel cantiere milanese una decina di ragazzi potranno contribuire al lavoro di tre centri Caritas destinati agli emarginati: il centro diurno “La Piazzetta”, il Refettorio Ambrosiano, adibito all’offerta di un pasto serale, e il Rifugio, finalizzato all’ospitalità notturna delle persone senza fissa dimora.
Il Refettorio Ambrosiano
La modalità di questa “location diocesana” sarà proprio quella tipica di ogni altro cantiere firmato Caritas Ambrosiana: un intenso periodo di due settimane in cui il gruppo di giovani potrà vivere un’esperienza comunitaria, in cui scoprire e scoprirsi, in cui riflettere su cosa vogliano dire le parole solidarietà e condivisione.
Un’opportunità per aprirsi all’incontro e alla conoscenza di un piccolo mondo, in questo caso il mondo nascosto delle persone emarginate, che nella sola Milano sono più di 11.000; ma un modo per conoscere anche il mondo degli operatori e dei volontari che, ogni giorno, aiutano queste persone a riconquistare indipendenza e quotidianità, un binomio fondamentale per tornare a credere in sé stessi e in un futuro migliore.
Se ne vuoi saperne di più partecipa all'incontro informativo del 19 aprile alle ore 18:30,
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