
Papa Francesco ha ricordato come «[...] negli ultimi giorni, gli abitanti del Kerala sono stati duramente colpiti da piogge intensissime, che hanno provocato allagamenti e frane, con pesanti perdite di vite umane, numerosi dispersi e sfollati, e ingenti danni alle colture e alle case. Non manchi a questi fratelli la nostra solidarietà e il concreto sostegno della Comunità internazionale. Sono vicino alla Chiesa in Kerala, che è in prima linea per portare soccorso alla popolazione. Anche tutti noi siamo vicini alla Chiesa in Kerala e preghiamo insieme per quanti hanno perso la vita e per tutte le persone provate da questa grande calamità».
«È un disastro senza precedenti a memoria d’uomo – dice padre Paul Moonjely, direttore di Caritas India ed originario egli stesso del Kerala – e l’estensione della distruzione è sconcertante. Ciò nonostante la Chiesa, molto attiva, si è mobilitata sin dalle prime ore nel portare soccorso alle vittime e nel coordinarsi con le altre agenzie sul territorio». Anche i rischi di epidemia stanno aumentando perché moltissimi impianti di acqua potabile sono stati contaminati, le fognature sono state sommerse e danneggiate e le malattie iniziano a diffondersi tra la popolazione nei campi.
Caritas India, in coordinamento con le Caritas Diocesane dei territori colpiti, ha fornito in queste settimane cibo, riparo, acqua potabile e medicine. Le Chiese e i centri Caritas sono aperti all’accoglienza, e stanno facendo ogni sforzo di assistenza sin dalle primissime ore dell’emergenza. «È necessaria la solidarietà del mondo intero per far fronte a questo disastro, che avrà conseguenze di lungo periodo – continua padre Paul – e anche se il Governo ha promesso aiuti ingenti, mobilitandosi prontamente per i soccorsi, ancora adesso ci sono villaggi da raggiungere. Sono come sempre i più poveri dei poveri a rischiare di essere lasciati ancora per ultimi e di vedere il maggiore pericolo per la propria vita».
Chikki ha 60 anni, la sua casa è stata pesantemente colpita dalle inondazioni e con la sua famiglia insieme ad altre 45 famiglie, si sono rifugiate nel campo di soccorso della scuola superiore di Santa Caterina a Payyampally. L'acqua si è ritirata, ma i segni di devastazione sono ancora visibili. Chikki e la sua famiglia sono impegnati a rimuovere il fango dalla casa in modo che possano tornare al più presto possibile. La principale e unica fonte di acqua potabile per Chikki e gli abitanti del villaggio è stata sommersa durante le inondazioni. Il governo non ha intrapreso alcuna azione per fornire acqua potabile nel villaggio. Mentre l'acqua si ritirava, le famiglie hanno iniziato a tornare ai loro villaggi e l'accesso ai servizi di base come acqua potabile e servizi igienici è ancora impossibile. "Ho molta paura di stare nella mia casa pur essendo di cemento: il terreno sottostante si è allentato e la struttura può sprofondare in qualsiasi momento. In una situazione del genere, come possiamo dormire tranquillamente? ".
Per contribuire
Con Carta di Credito:
IN POSTA
C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus - Via S. Bernardino 4 - 20122 Milano.
CON BONIFICO
C/C presso il Credito Valtellinese, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT17Y0521601631000000000578 - BIC BPCVIT2S
C/C presso la Banca Popolare di Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT82Q0503401647000000064700
C/C presso Banca Prossima, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT97Q0335901600100000000348
C/C presso Banca Popolare Etica, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT33R0501801600000011015450
C/C presso Banca Mediolanum intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT93T0306234210000001740731
CAUSALE OFFERTA: Alluvione Kerala India 2018
Oppure
Presso l'Ufficio Raccolta Fondi in Via S. Bernardino, 4 - Milano dal lun. al gio. dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Il venerdì dalle 9.30 alle 12.30
Con carta di credito telefonando al numero 02.76.037.324
Per qualsiasi informazione scrivici a: offerte@caritasambrosiana.it
LE DONAZIONI SONO TUTTE DETRAIBILI/DEDUCIBILI FISCALMENTE