Titolo: Asia - Africa. Scenari migratori
Autori: Centro Studi e ricerche IDOS
a cura di Maria Paola Nanni, Franco Pittau
Pagg: 431
Abstract: Il volume Asia-Italia. Scenari migratori realizzato al termine di un viaggio di studio nelle Filippine (Manila, gennaio 2012) promosso e finanziato dalla Caritas e dalla Migrantes, presenta il complesso e diversificato panorama migratorio asiatico per poi focalizzare l’attenzione sulle migrazioni che dall’Asia si dirigono verso l’Italia. L’Asia, il continente più vasto e popolato del pianeta con oltre 4 miliardi di abitanti, si evidenzia nel panorama mondiale per l’economia trainante di paesi come la Cina e l’India, ma anche per le forti disparità, le diffuse aree di disagio e i carenti livelli di tutela.Da sempre crocevia di popoli e tradizioni culturali e religiose differenti, è stata negli ultimi 60 anni la principale area di emigrazione al mondo, con 65 milioni di partenze e consistenti collettività insediate all’estero, tra cui i filippini (quasi 10 milioni, circa il 10% della popolazione nazionale). Si tratta, però, anche di un’importante area di approdo dei flussi internazionali, perlopiù interni al continente e di carattere strettamente temporaneo, catalizzati dai Paesi del Golfo e, in misura minore, dai Paesi industrializzati dell’Est e del Sud Est asiatici. È, inoltre, il primo continente al mondo per numero di rifugiati (quasi 6 milioni, senza contare i palestinesi). In Europa all’inizio del 2010 sono oltre 4 milioni i residenti cittadini di un Paese dell’Asia, concentrati in Germania, Gran Bretagna e Italia, dove all’inizio del 2011 sono risultati 767mila gli asiatici residenti (tra di essi 130mila i cattolici), pari al 16,8% del totale degli stranieri. Diverse collettività hanno realizzato nella Penisola l’insediamento più consistente a livello comunitario (Cina, Sri Lanka, Filippine, Bangladesh). La presenza di immigrati asiatici in Italia è aumentata di oltre 6 volte rispetto al 1991 (120mila) e quasi triplicata rispetto al 2000 (265mila). Negli ultimi anni si evidenziano dei ritmi di crescita notevolmente più sostenuti rispetto alle altre collettività straniere e massiccia è stata la partecipazione degli asiatici alla regolarizzazione del 2009, con un terzo di tutte le domande presentate (quasi 100mila).
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