Aiuti immediati per le famiglie in fuga dalla guerra nel Tigray

AL VIA UNA RACCOLTA FONDI

PER LA REGIONE ETIOPE DILANIATA DA 5 MESI DI SCONTRI

GUALZETTI: «UNA CRISI UMANITARIA INVISIBILE E QUINDI DIMENTICATA. NON POSSIAMO VOLTARCI DALL’ALTRA PARTE: REAGIAMO AL MALE DELL’INDIFFERENZA PER I POVERI DEL MONDO CHE IL COVID DIFFONDE»


Caritas Ambrosiana aderisce all’appello della rete Caritas per la crisi nel Tigray in Etiopia, stanzia per gli aiuti immediati un primo contributo di 10mila euro e lancia una raccolta fondi per sostenere gli interventi a favore di oltre un milione di sfollati costretti ad abbandonare le loro case per sfuggire alle violenze.
Nel recente messaggio pasquale “urbi et orbi”, papa Francesco ha indicato la regione settentrionale dell’Etiopia come uno dei luoghi del mondo dove è più urgente intervenire, confermando in questo modo la gravità delle crisi umanitaria che il governo di Adis Abeba tenta di nascondere ma che proprio la Caritas e la Chiesa etiope denunciano da mesi e ultimamente anche alcune testate giornalistiche sono riuscite a documentare.

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Lo scontro nella regione tra l’esercito etiope e i ribelli secessionisti, iniziato lo scorso 4 novembre, ha costretto alla fuga la popolazione civile. Oltre 1 milione e 300 mila persone che vivono nelle zone del conflitto, una delle aree più sviluppate dell’Etiopia, hanno dovuto lasciare le loro abitazioni. Altre 60 mila sono già riuscite ad attraversare la frontiera e trovare rifugio nel vicino Sudan.

Complessivamente si stima che siano 2,3 milioni le persone ridotte all’indigenza. Preoccupano inoltre la condizione dei circa 96mila rifugiati eritrei ospitati in diversi campi nella regione alcuni dei quali risultano essere gravemente danneggiati. Vi è un urgente bisogno di assistenza sanitaria, cibo, protezione per le categorie più vulnerabili oltre che di accesso all’acqua indispensabile sia per le necessità alimentari, sia per garantire le condizioni minime di igiene.

La guerra civile arriva in un momento in cui l’intero Paese è alle prese da mesi con altre crisi: le invasioni di locuste e la pandemia di Covid-19.  In molte aree la popolazione è in una condizione di grave insicurezza alimentare. Fonti locali riferiscono che si sono già registrati i primi morti per fame.

A fronte dell’emergenza in atto, Caritas Etiopia ha lanciato un appello alla rete internazionale delle Caritas, per il sostegno di un vasto programma di aiuti. Il piano prevede nell’immediato la distribuzione di materiale agli sfollati: materassi, abiti, coperte, utensili per cucinare, taniche e secchi per la raccolta e la conservazione dell’acqua, indispensabili fino a quando non saranno ripristinati i sistemi idrici danneggiati dal conflitto. C

omplessivamente, per un anno, l’intervento umanitario garantirà supporto nutrizionale ai bambini minori di cinque anni, distribuirà alla popolazione voucher per l’acquisto di cibo e favorirà la ripresa delle attività per il sostentamento familiare attraverso l’acquisto di sementi e animali. Inoltre sarà offerto supporto medico-sanitario a bambini e anziani, counselling e supporto psicologico oltre a kit scolastici per i bambini sfollati. Infine si prevedono attività per favorire il dialogo e la convivenza pacifica.

«Invisibile agli occhi dell’Occidente, la tragedia del Tigry rischia di essere dimenticata. Proprio, invece, le testimonianze raccolte dalla Caritas locale riferiscono di uccisioni di civili e di una situazione di estrema povertà in cui sono piombate intere famiglie in tutta la regione che in passato sembrava promettere un certo sviluppo.  Non è possibile voltarsi dall’altra parte. È con questo spirito che abbiamo aderito alla richiesta di aiuto che Caritas Etiopia ha lanciato a invitiamo chi può a dare il proprio contributo e a vincere l’indifferenza nei confronti del grido di aiuto proveniente da altri Paesi, un male che il Covid rischia di diffondere nei nostri cuori come ci ricordano papa Bergoglio e il vescovo Delpini»

La campagna di raccolta fondi

Anche con una piccola donazione è possibile dare un contributo concreto alla popolazione del Tigray
Ecco come:
Set di utensili da cucina per una famiglia (piatto, tazza, pentola,
secchio)    10 €
Kit scolastico    12 €
Integratore alimentare per un bambino malnutrito per un anno    15 €
Kit di primo soccorso     40 €
Cibo per una famiglia per un mese    60 €
1 capra per fornitura latte a una famiglia    110 €

Le donazioni si possono effettuare con queste modalità:

 DONA ORA CON LA TUA CARTA DI CREDITO  

ALTRE MODALITÀ DI DONAZIONE
Conto Corrente Postale n. 000013576228 intestato a Caritas Ambrosiana Onlus - Via San Bernardino 4 - 20122 Milano
Conto Corrente Bancario
IBAN: IT82Q0503401647000000064700 presso il Banco BPM intestato a Caritas Ambrosiana Onlus
 
Causale: Emergenza Etiopia 2021 - Tigray

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EDITORIALE

Del Direttore: 
Luciano Gualzetti



 

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